I 7 tipi da conoscere assolutamente quando vai all’università
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I 7 tipi da conoscere assolutamente quando vai all’università

L’alcolista festaiolo, il saputello leccapiedi e tanti altri personaggi che tutti incontrano frequentando i corsi

Tra i banchi dell’università, quando il ricambio di compagni di corso avviene piuttosto velocemente, a tutti sarà capitato di notare che alcuni tipi di studenti ricorrono con una frequenza quasi inquietante. Non c’è anno che passi senza che voi incontriate il saputello leccapiedi o il ritardatario cronico, l’alcolista festaiolo o il fannullone irresponsabile. Al momento, alcuni vi innervosiscono, ma in futuro li ricorderete con affetto: quanto sarebbero state noiose le giornate in aula senza di loro?
Ecco una lista di 7 personaggi che non si può non conoscere all’università.

Il saputello leccapiedi
Appena entrate in aula vi accorgete che lui ha già prenotato un posto in prima fila (lasciando sul banco il suo quaderno e la penna nera in ordine quasi geometrico) e sta parlando compiaciuto e sorridente al professore che si è installato in quel momento dietro la cattedra. Il saputello annuisce di continuo, e lo si riconosce dallo sguardo: di solito sembra innamorato (del prof).

L’alcolista festaiolo
Si presenta alla lezione delle 9 con due borse livide sotto gli occhi e un colorito giallastro (problemi di fegato?). Rigorosamente senza che voi gli chiediate nulla, inizia a raccontarvi le peripezie della notte precedente: ha “fatto serata” in un locale appena aperto in centro, l’hanno fatto entrare gratis perché conosce uno che lavora lì e ha conosciuto qualcuno di bellissimo e interessante. Peccato che fosse troppo sbronzo per ricordarsi chi fosse.

Il fannullone irresponsabile
Quando bisogna cercarsi un compagno per fare un lavoro di gruppo, tutti lo scansano come la peste. Si tratta del tipico individuo che è in ritardo sulle scadenze, che non è mai disponibile per trovarsi a studiare, che lavora a tal punto con i piedi che si preferisce dirgli: “Lascia stare, lo faccio io e poi ci metto anche il tuo nome, ok?”.

Quello più bravo (sempre, e di poco)
Siete amici, oltre che compagni di corso, ed è questo il peggio. Infatti, ogni volta che dovete dare un esame lo preparate insieme: alla fine della sessione di studi matti e disperatissimi vi sentite pronti (o no) allo stesso modo. E anche l’esito della prova è sempre uguale: o per un colpo di fortuna spudorato, o per doti segrete che non avete ancora ben identificato, lui prende sempre almeno un voto in più di voi. Ora, il perché spiegatelo ai vostri genitori.

Lo studente Erasmus
In realtà probabilmente non lo conoscerete mai. Lo studente Erasmus vive e si sposta in branco esclusivamente con esemplari del suo stesso genere. Di solito o li vedete timidi al bar quando sono da soli, o sguaiatamente allegri quando si trovano in compagnia di altri simili. Se sono attraenti e voi subite il fascino dello straniero, l’unico modo di conoscerli è proporsi come guida autoctona per un tour in città. Il pittoresco fa presa.

Il sosia di qualcuno
Lo scorgete da lontano, nella folla, e siete certi che sia tremendamente simile a un attore, a un pilota di Formula 1 o a qualche altro personaggio famoso che vi sfugge. In realtà, magari non sono poi così tanto due gocce d’acqua, ma nella vostra mente la metamorfosi è già avvenuta: da quel momento il sosia perderà il suo nome e la sua identità e verrà sempre designato da voi con il nome del tale al quale somiglia.

Il bambinone sguaiato
Sembra che dalle elementari nulla sia cambiato per lui: ha un tono di voce altissimo, fa gli scherzi a tutti i suoi compagni, ride sguaiatamente. A volte lo trovate insopportabile, altre ringraziate che sia lì con voi a farvi passare almeno qualche momento di spensierata idiozia tra una lezione e la successiva.

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Silvia Malnati