Gianluca Nicoletti e il figlio disabile
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Dopo la polemica sul casting Rai per disabili arriva la risposta video

Con la disabilità non si scherza. Un concetto che è sempre meglio ribadire

"Cercasi ragazzo nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza". La responsabile dei casting Rai Luana Velliscig per questa infelice e inopportuna frase è stata licenziata in tronco.

La donna cercava, via Facebook, persone che volessero partecipare alle selezioni per la prossima fiction Rai, Romanzo Famigliare di Francesca Archibugi prodotta dalla Wildside e non è difficile immaginare quanto i commenti al suo post offensivo e di cattivo gusto non si siano fatti attendere.

Wildside ha dovuto emettere una nota ufficiale nella quale ha scritto: "In riferimento all'annuncio casting apparso sulla bacheca Facebook di Luana Velliscig, Wildside precisa che il linguaggio gravemente inopportuno e offensivo utilizzato non è stato in alcun modo approvato dalla società di produzione da cui la signora Velliscig ha ricevuto l'incarico di ricerca cast.

Wildside chiede scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dall'annuncio. La società, inoltre, riafferma la totale estraneità della sua cultura aziendale a comportamenti o valori discriminatori di qualsiasi genere. Tali comportamenti non possono e non devono essere tollerati. In coerenza con tale principio, Wildside comunica che il contratto che legava temporaneamente alla produzione la signora Velliscig è stato sciolto".

Anche la regista Francesca Archibugi ha risposto aggiungendo: "Mi vergogno tantissimo, hanno tutti ragione, né io né la produzione sapevamo niente di questo annuncio. Lo ripeto: mi vergogno e questa è l'unica cosa che posso dire".

Anche Rai Fiction ha espresso la vicinanza a chiunque si sia sentito offeso dal post.

Scherzare con la disabilità non è ammissibile nè tollerabile come, con questo video, sottolinea lo scrittore e giornalista Gianluca Nicoletti, padre di Tommaso, ragazzo autistico e autore di Una notte ho sognato che parlavi e Alla fine qualcosa ci inventeremo.

Se Nicoletti ha deciso di utilizzare lo strumento della video denuncia per tornare a ribadire l'importanza del rispetto per la disabilità, un ragazzo affetto da nanismo sulla pagina Facebook della Velliscig aveva risposto al post - poi rimosso - della donna con quell'arma che è dono di pochi e segno di profonda intelligenza, genialità e superiorità: il sarcasmo.

Aveva scritto il ragazzo: "Sarei interessato al ruolo del nano disabile, sono alto 90 cm cagionevole di salute ma non vi muoio sul set giuro. Sono abbastanza disabile e tenero, spesso la gente mi lascia spiccioli e talvolta soldi in carta. Specifico perché potrebbe essere un valore aggiunto, so fare le seguenti facce: tenero, più tenero, pietoso, più pietoso, arrabbiato, più arrabbiato, perplesso, abbastanza perplesso, speranzoso (modestamente, questa espressione è stata studiata attentamente poiché non capita tutti i giorni un nano disabile speranzoso), di sinistra, abbastanza di sinistra, ma non troppo dato il periodo storico... Ho svariate qualità riesco ad infilarmi nei posti più angusti, spesso mi rifugio nei comodini altrui. Riesco ad infilarmi nei seguenti posti: comodini, armadietti, piccoli frighi bar, Smart, cuccia del cane, cuccia del gatto, gabbia conigli, gabbia cincillà. Se dovesse servire posso scassarmi una costola per rendere la recitazione veritiera, posso camminare sui gomiti e sboccare a comando. Ci terrei molto a partecipare alla fiction dell'Archibugi ho visto tutti i suoi film; dal primo Scusa se ti nano amore all'ultimo Grosso nano a Chinatown"

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Barbara Massaro