Diprè e Tommasi: un matrimonio con l'immortalità
Facebook
Lifestyle

Diprè e Tommasi: un matrimonio con l'immortalità

Andrea Diprè e Sara Tommasi si sposeranno il 10 giugno prossimo a Montecarlo con una cerimonia in onore del marketing che sarà il loro viatico per l'immortalità

"Ma io non ci sto più, e i pazzi siete voi" cantava De Gregori in Alice durante la scena di un surreale matrimonio.
Verrebbe da cantare altrettanto a chi, di fronte al matrimonio tra Andrea Diprè e Sara Tommasi, trova ragioni di cieca indignazione.
Gli indignati sono solo moralisti furbacchioni, o banalissimi pazzi.
I due sono una coppia sui generis, d’accordo, ma sono una coppia bellissima.

Un matrimonio con l'immortalità

Lui, sedicente critico d’arte che a furia di recitare quel ruolo ha finito per intercettare davvero le disperate e confusionarie istanze dell’arte contemporanea molto più della miriade di insignificanti e serissimi critici e artisti dediti a un percorso canonico nelle accademie (fucine di paccottiglia solo meglio impacchettata).

Lei, svampita e instabile soubrette senza talenti, grazie all’ostentazione pubblica della sua inconsistenza, mossa dai fili del suo vulcanico burattinaio, sta seriamente diventando un’icona, una marionetta animata che per magia diventerà una stella.

Insieme, sono la coppia del momento. E stanno per dar vita a un matrimonio molto più memorabile dei classici matrimoni Vip da rotocalco.

Impossibile limitarsi a definirli un fenomeno trash. Qui siamo molto più vicini alla fondazione di un manifesto estetico, perfino spirituale, che al regno del cafonal.

Una religione vera e propria, il Dipreismo, i cui cardini (sesso, droga e cash) sono il pretesto per affrontare la grande questione che sta dentro a ogni religione millenaria: l’immortalità. Effimera, utopica, irraggiungibile. L’immortalità è un’illusione la cui costruzione richiede talento e dedizione, lavoro e intransigenza, pianificazione e coraggio.

Che la promessa sia la reincarnazione o un’altra vita dopo la vita, la questione è sempre la stessa. Il Dipreismo (una forma di Calvinismo 2.0) si fonda sull’imprimere al proprio nome e alle proprie gesta una forza talmente grande da far sì che il setaccio della storia, attraverso cui passano gli individui-polvere hegeliani, trattenga gli individui-macigno fino all’erosione finale.

Ci è o ci fa?

L’utilizzo spregiudicato del linguaggio e dei media da parte di Diprè è stato per anni pericolosamente in bilico tra assoluta deficienza e abile strategia comunicativa (polvere o macigno? Perfetto esempio del dilemma cièocifa). Alla fine, Diprè ha avuto la meglio, e il suo disperato bisogno d’amore e successo sta trovando riscontri monetizzabili di consistente popolarità.

Romeo e Giulietta, da Las Vegas a Montecarlo

Questa storia del matrimonio non è che l’ultimo capitolo dell'epica cavalcata verso la gloria di un genio del marketing, un eroe improbabile che ha scelto come compagna un'improbabilissima musa, un Don Chisciotte e una Dulcinea sulla buona strada per realizzare il sogno di un amore talmente finto da diventare vero.

Spostata da Las Vegas a Montecarlo per essere più raggiungibile dai "fedeli" (su Facebook è nata una pagina evento: Pullman per Matrimonio Andrea Diprè - Sara Tommasi, seguono eventi fake di addii al nubilato) la cerimonia si terrà il 10 giugno, quando i due convoleranno a nozze portando alle estreme conseguenze i precetti filosofici dello sposo che autodefinisce la coppia erede di Romeo e Giulietta.

A trionfare, più che l’amore, sarà una messa in scena radicale il cui unico scopo è la fama, altra vera costante interreligiosa, che non ha niente a che fare con la contemporaneità, ma ancora una volta con la legittima aspirazione all’eternità: una bellissima illusione di cui la fama è necessaria anticamera.
W gli sposi!

I più letti

avatar-icon

Marco Cubeddu

Nato a Genova nel 1987, vive a Roma, è caporedattore di Nuovi Argomenti e ha pubblicato i romanzi Con una bomba a mano sul cuore (Mondadori 2013) e Pornokiller (Mondadori 2015). Credits foto: Giulia Ferrando

Read More