Dimmi che gelato mangi, ti dirò chi sei
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Dimmi che gelato mangi, ti dirò chi sei

E' partito da Firenze il Gelato Festival 2014. Tra le novità il "gelato cocktail", quello all'orto antico, ma non solo..

Altro che il "vecchio" gelato al Puffo o quello alla rosa: le nuove frontiere per gli amanti delle sperimentazioni sono all'insegna di sapori inimmaginabili, almeno abbinati ad uno dei dolci più freschi e amati di sempre. La novità 2014, infatti, si chiama Gelato Cocktail, ovvero un mix tra il gelato tradizionale e l'aperitivo, da sorseggiare con un drink, declinato nei gusti tradizionali di un aperitivo, dal bitter alla Piña Colada, fino ad arrivare al Tahiti Blossom, alla vaniglia, con sciroppo di frutto della passione e rum bianco.

Un tripudio per le papille dei bongustai, ma le novità del Gelato Festival 2014 sono moltissime: inaugurata a Firenze in questi giorni, la kermesse dedicata al gelato si annuncia come una vera mostra itinerante, che passerà da Lecce, Milano, Roma, Torino e moltre altre città italiane, prima di sbarcare in Europa (Cannes, Barcellona, Parigi, Monaco) fino ad Amsterdam, tappa finale in programma il 10 agosto. Nel mezzo la possibilità di sperimentare nuovi gusti e tendenze, a partire da quella del gelato al miele e zafferano, o quello all'amarascone, ovvero un frutto ottenuto con l'incrocio tra amarena e ciliegia, aromatizzato però all'Amarone della Valpolicella.

Sempre per gli innovativi ci sono poi i gusti all'orzo antico (con biscotto al grano del miracolo) o alla crema con olii essenziali. Se vi sembra "troppo" e vi considerate degli sperimentatori più moderati, ecco i più "classici" liquirizia e limoni di Sorrento. Esiste poi una gamma sempre maggiore di gusti non propriamente dolci, come quello al pane di Genzano, in provincia di Roma, o quello al papavero.

Per i più tradizionalisti, "reggono" comunque gli immancabili gusti al pistacchio (magari di Bronte) o al cioccolato gianduia (rigorosamente piemontese). Insomma, comunque lo si preferisca il vero gelato made in Italy ha come caratteristica principale la qualità degli ingredienti e delle materie prime. Per questo il Gelato Festival ha come parola d'ordine quello di valorizzare i prodotti Doc, Igp, biologici e a chilomentro zero.

Nella rassegna itinerante dei maestri gelatai c'è posto anche per un laboratorio permanente, il Buontalenti, che si presenta come il più grande laboratorio mobile mai realizzato, che attraverserà parte dell'Italia e dell'Europa. Il nome deriva da quello che è considerato il maestro del gelato, Bernardo Buontalenti, che prestò servizio per la famiglia fiorentina dei Medici nel 1559. Tra gli scopi del Gelato Festival anche quello di promuovere questo prodotto italiano all'estero, anche grazie alla presenza ad Expo 2015.

Grazie alla Gelato Card (costo 12 euro) si avrà diritto a cinque assaggi e ad un Gelato Cocktail, oltre alla possibilità di seguire corsi per realizzare gelati e partecipare al Gelato Show Cooking nell'Fb Village, votando anche il proprio gusto preferito.

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Eleonora Lorusso