Alan spende 150mila euro per assomigliare al David di Michelangelo
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Alan spende 150mila euro per assomigliare al David di Michelangelo

Il ragazzo giapponese, però, nella ricerca del "volto angelico" commette un grave errore storico

Un po' David di Michelangelo, un po' Dorian Grey: il sogno di Alan, ragazzo giapponese dal portafogli molto gonfio, è da sempre quello di avere "un volto senza età", un'immagine angelica e creata ad arte che possa sospendere il tempo che passa. Per raggiungere il suo sogno, quello di assomigliare, nello specifico, al David di Michelangelo, fino ad oggi Alan ha speso 150mila euro in chirurgia plastica.

Ad uno show televisivo nipponico Alan ha spiegato che a scuola tutti lo prendevano in giro per il suo aspetto effeminato e così ha voluto trasformarsi in un'opera d'arte scegliendo, come emblema angelico, una delle statue più famose del mondo: il David di Michelangelo, icona stessa della perfezione anatomica dell'uomo.

Peccato, però, che dell'opera michelangiolesca si posso dire tutto tranne che sia "angelica". L'uomo di Michelangelo è un maschio nel pieno del suo turgore, un eroe pronto all'azione. Le torsioni del corpo spingono le forze vettoriali al loro massimo livello espressivo ad indicare una tensione dello spirito e una spinta all'azione che poco hanno a che fare con il "senza tempo" ipotizzato da Alan.

I riccioli scomposti, il collo teso, la gamba e il braccio piegati in linee mai continue parlano di uomo nel suo tempo che cerca risposte perché si fa domande e che non teme la caducità del corpo ed è pronto a combattere (David sarebbe ritratto nella statua appena prima dell'inizio dello scontro con Golia); è un maschio nel pieno del suo splendore, emblema stesso della potenza del Rinascimento. Il giovane Alan prima di scegliere miti o simboli della cultura occidentale, forse sarebbe meglio si mettesse a studiare un po' storia dell'arte.

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Barbara Pepi