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ymgerman @iStock (2018)
Tecnologia

Regno Unito: la multa a Facebook per lo scandalo Cambridge Analytica

L'ente britannico per la protezione dei dati personali chiede 500 mila sterline. Ecco perché

Arriva la prima multa a Facebook per lo scandalo di Cambridge Analytica, la società di consulenza, poi fallita, accusata di aver raccolto a scopi di propaganda politica i dati di 87 milioni di utenti di decine di Paesi del social network americano fondato da Mark Zuckerberg. 

L'Information Commissioner's Office (Ico), cioè l'ente britannico per la protezione dei dati personali, infligge una multa di 500 mila sterline, pari a 565 mila euro.

Perché è stata inflitta la multa

Facebook viene accusata di mancanza di trasparenza e di non essere riuscita a proteggere le informazioni degli utenti. Il vero obiettivo dell'Ico, però, come ha fatto sapere la responsabile Elizabeth Denham, è quello di ripristinare la "fiducia nel nostro sistema democratico". 

"Non si tratta solo di multe... Ogni azienda è preoccupata per la sua reputazione, perché le persone vogliono sentire che i loro dati sono al sicuro".

L'autorità britannica prosegue intanto gli accertamenti anche su altri casi di sospetto abuso di dati individuali a fini di propaganda politica ed elettorale. Un ammonimento a interrompere questo tipo di attività è stato rivolto in particolare alla società Aggregate IQ (considerata dai media legata pure in qualche modo alla galassia di Cambridge Analytica) che ha collaborato all'epoca della campagna referendaria del 2016 con una delle piattaforme pro Brexit, Vote Leave.

Occhi puntati pure sulla Emma's Diary, società di consulenza medica e neonatale che risulta aver venduto dati di suoi clienti al Partito Laburista in occasioni di passate campagne elettorali.

Una cifra modesta per una colpa grave

Nel primo trimestre del 2018, Facebook ha incassato 500.000 sterline ogni cinque minuti e mezzo. La multa che riceve è quindi abbastanza irrisoria.

Si tratta però del massimo previsto dalla vecchia normativa in vigore nel Regno all'epoca dei fatti, ma in cifra assoluta una penalità modesta "per una contravvenzione molto grave", ammette Denham.

La nuova legge oggi potrebbe permettere d'infliggere un'ammenda di decine se non centinaia di milioni di sterline.


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simonasantoni