Samsung Galaxy Note Edge: probabilmente lo smartphone più innovativo dell’anno
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Samsung Galaxy Note Edge: probabilmente lo smartphone più innovativo dell’anno

Ecco perché l'introduzione di un secondo display arrotondato sul bordo del terminale potrebbe avere un impatto molto profondo su tutto il settore

Fra i tanti smartphone mostrati all’IFA di Berlino, ce n’è uno che spicca nettamente sugli altri. Si chiama Samsung Galaxy Note Edge ma non lasciatevi ingannare dal nome. Non è il solito “telefonone” extra-large della casa coreana. Qui c’è qualcosa di mai visto prima: un secondo, minuscolo display arrotondato che corre sul lungo tutto il bordo del terminale. Una novità funzionale, oltre che estetica, giacché apre tutta una serie di opportunità dal punto di vista dell’esperienza d’uso.

Il secondo display ricurvo del Galaxy Note Edge lavora infatti in maniera indipendente rispetto a quello principale, offrendo tutta una serie di icone, notifiche e informazioni sempre a portata di mano (e soprattutto di pollice); all’occorrenza però, ad esempio durante una sessione di navigazione su Internet, può fondersi con lo schermo principale offrendo una visuale unica e senza soluzione di continuità. Questo video chiarisce meglio di come funziona:

Un telefono che distruggerà la concorrenza? Non è questo il momento di lanciarsi in facili proclami. Resta da capire quali sono i reali vantaggi di un sistema di questo tipo nell’uso quotidiano, in che modo il telefono riesce a comprendere i tocchi accidentali e quali sono le contromisure adottate da Samsung per prevenire la rottura del display in caso di caduta accidentale sul fianco. Ma di certo possiamo dire che questo è probabilmente lo smartphone più innovativo dell’anno. Per almeno quattro motivi:

1. Da un punto di vista funzionale il Samsung Galaxy Note Edge rappresenta un tentativo piuttosto convincente di trasformare lo smartphone in un oggetto sempre più multitasking. I tradizionali display touch, per quanto sempre più grandi e definiti, arrivano fino a un certo punto. Per snellire i passaggi fra un’applicazione e l’altra ma anche per aumentare il numero di informazioni a disposizione in un’unica vista, servono soluzioni coraggiose. Proprio come il display del nuovo Galaxy Note Edge.

2. In un mercato che da molti anni sembra essersi fossilizzato su un unico form factor, il Samsung Galaxy Note Edge dimostra che si può osare di più. Che è possibile cioè pensare soluzioni estetiche e funzionali capaci di ampliare il discorso avviato nel 2007 dall’iPhone. C'è davvero da scommettere che l’idea verrà riproposta in altre salse (anche da altri produttori).

3. Con il Galaxy Note Edge, Samsung ci mostra il frutto forse più maturo di tutto l'enorme lavoro svolte nel settore dei display flessibili. Perché, diciamo le cose come stanno, il cellulare che si flette è qualcosa che fa notizia più per la sua stranezza che per la sua reale utilità. Meglio, molto meglio uno schermo arrotondato e discreto che riesce a sdoppiarsi quando serve.

4. Non va infine dimenticato che siamo di fronte a un prodotto sviluppato da Samsung, società che in più di un’occasione è stata accusata - con tanto di libri in tribunale - di scopiazzare i prodotti della concorrenza. Ecco, il Galaxy Note Edge è la dimostrazione, casomai ce ne fosse bisogno, che oggi Samsung ha le idee molto chiare (e personali) sul futuro. Così, mentre Apple si appresta a lanciare il suo primo smartphone con display da 4,7 pollici , mutuando quella scommessa lanciata (e vinta) dalla stessa Samsung tre anni fa con il primo Note , il Galaxy Note Edge sembra aprire una pagina tutta nuova nel modo di interpretare lo smartphone. Che - se sviluppata e opportunamente arricchita - potrebbe anche cambiare il nostro modo di interagire con la tecnologia touch.

 

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