Line: arriva in Italia l'app che fa paura a Whatsapp e Facebook
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Line: arriva in Italia l'app che fa paura a Whatsapp e Facebook

Metà messenger, metà social network, in meno di due anni ha conquistato 230 milioni di utenti. E ora punta sul nostro paese.

E' sbarcata anche in Italia Line, l'app che in molti paesi, soprattutto in oriente, sta dando del filo da torcere a Whatsapp e a Facebook. E' un messenger evoluto che offre oltre alla chat anche le telefonate gratuite e una timeline dove pubblicare status, foto e video. E soprattuto gli stickers (adesivi), una versione animata e personalizzata degli emoticons. Rispetto ai rivali, ha poi un vantaggio non trascurabile: possiamo usarla sia dal cellulare che dal pc, senza rischio di perderci un messaggio.

Come funziona?
Line è compatibile con iPhone, Android, Windows Phone, Blackberry e Nokia Asha, oltre che con PC e Mac. Una volta scaricata gratuitamente, accede alla nostra rubrica in modo da creare una rete sociale coi nostri amici. Chi vuole può anche scaricare una serie di app "collaterali" come Line camera che permette di applicare filtri ed effetti speciali alle foto, e Line tools.

Un'app da Guinness
Lanciata nel 2011 in Giappone (dove è presente sul 71% degli iPhone), in meno di due anni Line ha superato i 230 milioni di utenti e i 7 miliardi di messaggi inviati ogni giorno, spodestando Whatsapp in paesi dell'Asia come Giappone, Tailandia, Indonesia. Al principio serviva per telefonare e mandarsi sms gratuiti. Poi sono arrivate la timeline in stile Facebook, i giochi e le foto. A marzo scorso è stata lanciata in Spagna, dove in meno di sei mesi ha guadagnato 15 milioni di utenti, anche grazie agli stickers del Barca e del Real Madrid.  

La killer app
Secondo il New York Times che pochi giorni fa, ha dedicato a Line un lungo articolo, proprio gli stickers "tra cui un orso di nome Brown e un coniglio di nome Cony, che si impegnano in attività varie come abbracci e flatulenze" sarebbero il segreto del suo successo, prontamente copiato da Facebook e dalle altre startup.

Più local che global
I creatori di Line attribuiscono i buon i rislutati agli sforzi di rendere locali servizi e contenuti. In Indonesia, per esempio, Line offre adesivi virtuali progettati appositamente per la festa di fine Ramadan. In Corea del Sud, dove vige la leva obbligatoria, Line offre adesivi che raffigurano una serie di situazioni militari. In ogni mercato, vengono sviluppati adesivi in collaborazione con artisti e aziende locali.

E in Italia?
Dal nostro paese, Line si aspetta un risultato ancora maggiore di quello spagnolo. Per ottenerlo ha ingaggiato la cantante Emma Marrone come testimonial per una martellante campagna televisiva che partirà il 15 settembre. Sono previsti anche investimenti infrastrutturali e l'apertura di una sede, che servirà anche da trampolino per partire alla conquista dell'Europa con il lancio dell'app in Francia, Germania e Gran Bretagna.

Come fa i soldi?
Secondo il Wall Street Journal, le entrate della società che gestisce l'app derivano soprattutto dalla vendita di stickers e di oggetti virtuali nei giochi. Altri soldi arrivano dalle aziende che usano Line per iniziative promozionali. Questo le ha permesso di generare un fatturato di circa 10 miliardi di yen (75 milioni di euro) nel solo secondo trimestre dell'anno.

E in futuro...
Due le novità attese per i prossimi mesi: le videochiamate, per lanciare la sfida definitva a Skype, e la possibilità di ascoltare musica.

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Eugenio Spagnuolo