iPhone, Apple brevetta la modalità panico con Touch ID
Kārlis Dambrāns @ Flickr
Tecnologia

iPhone, Apple brevetta la modalità panico con Touch ID

Presto sarà possibile registrare un'impronta segreta con cui bloccare il proprio iPhone e attivare fotocamera e chiamate d'emergenza

A quanto pare, Apple vuole trasformare l'iPhone in una sorta di salvavita. È quello che traspare da un brevetto appena depositato in cui viene descritto un sistema di autenticazione alternativa che sfrutta la tecnologia Touch ID.

Il sistema si chiama Fingerprint activation of a panic mode of operation for a mobile device e funziona così: poiché Touch ID consente di associare a diverse impronte digitali una differente modalità di autenticazione, sarà possibile assegnare a un'impronta digitale segreta (chessò, quella del mignolo) l'attivazione della cosiddetta “modalità panico”.

Le possibilità sono varie: attivando questa modalità il telefono potrebbe spegnersi e bloccare qualunque accesso, inviare automaticamente una chiamata a un numero prestabilito, attivare la fotocamera o il microfono per registrare cosa stia accadendo. In una situazione di pericolo (o di presunto tale), questo sistema ti permetterebbe di adottare una serie di precauzioni con un gesto immediato e senza dare troppo nell'occhio.

Si tratta solo di un brevetto, il che significa che questa funzionalità potrebbe non essere mai integrata in un sistema operativo iOS. Tuttavia, è un altro esempio di come Apple abbia grandi progetti per il suo sistema di riconoscimento delle impronte digitali.

L'obiettivo della casa di Cupertino è infatti quello di trasformare l'home button in uno strumento per attivare una serie di scorciatoie veso funzionalità del proprio telefonino, così da poter accedere a specifiche applicazioni in modo rapido e semplice senza dover nemmeno battere un dito sullo schermo.

L'importanza che Apple sta dando al suo Touch ID però potrebbe rivelarsi un boomerang. Se, come sperano a Cupertino, gli utenti si abitueranno ad autenticarsi e ad attivare una serie di funzionalità utilizzando le proprie impronte digitali, questo potrebbe portarli ad affidarsi ciecamente a un sistema che non è poi così sicuro.

Sorvolando sui recenti problemi legati al funzionamento di Touch ID, quello che molti utenti non colgono è che la possibilità di registrare diverse impronte digitali potrebbe consentire a chiunque si trovi a maneggiare il tuo cellulare (magari perché ti hanno chiesto di controllare la propria casella email per 5 minuti) di registrare una propria impronta così da potersi autenticare in un secondo momento.

Sicuramente, le tecnologie biometriche come Touch ID rappresentano una prospettiva promettente in tema di sicurezza, ma la cosa migliore rimane combinare diversi sistemi di autenticazione, in modo da minimizzare i rischi derivanti dai furti.

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Fabio Deotto