Portafoglio elettronico, la più grande scommessa di Apple
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Tecnologia

Portafoglio elettronico, la più grande scommessa di Apple

Altro che smartphone e servizi per le aziende. Il mondo ha bisogno di un sistema di pagamenti digitale e la Mela può darglielo

Il futuro va oltre iOS, iPhone e iPad. Non è un mistero e lo stesso Tim Cook lo ha accennato in primavera, durante la conferenza periodica con gli analisti: “Abbiamo quasi 800 milioni di account iTunes, la maggior parte registrati con la loro carta di credito”. Unite questa informazione al fatto che già sull’iPhone 5S c’è un sistema di sicurezza per effettuare acquisti in mobilità (il Touch ID) e avrete l’ecosistema perfetto per il futuro dei pagamenti online.

Non è per nulla un salto nel vuoto. I pagamenti elettronici, e rispettivi “portafogli”, sono un argomento caldo da almeno tre anni, da quando cioè Google ha annunciato il suo Google Wallet per Android. Lasciate perdere quello che ne è seguito, un totale fallimento, la scintilla per il mercato c’è stata, ora tocca farla arrivare ai consumatori, nel più breve tempo possibile.

Quello che Apple potrebbe presentare, già con il prossimo iPhone in autunno, sarebbe una piattaforma per gestire il proprio credito, quasi come PayPal ma molto più integrata con il mondo “reale”. Questo vuol dire caricare il proprio conto con quanti soldi si vuole e procedere con l’acquisto direttamente sul sito. A differenza di PayPal, che è solo un intermediare tra il venditore e l’acquirente, Apple vestirebbe entrambi i ruoli, andando a fronteggiare ben più di un competitor; oltre PayPal ci sarebbero: Amazon, eBay e l’acerrimo nemico Google Play.

Il discorso diventa ancora più ampio, come racconta il Time , quando si pensa che Apple possa far debuttare il suo servizio di online payment anche nei negozi veri e propri in città. La spinta arriverebbe dal supporto (finalmente!) dell’NFC all’interno dell’iPhone 6. Sarebbe l’ultimo tassello per la realizzazione di un ecosistema senza precedenti, almeno nel campo del commercio elettronico (ma non solo). Pensate ad una sola azienda che dalla sua ha: lo smartphone più popolare al mondo, il sistema operativo più sicuro (quando non è stato effettuato il jailbreak), centinaia di carte di credito già registrate e anche un sistema di sicurezza basato sulla lettura delle impronte digitali per abilitare l’acquisto. “Di certo Apple è il gigante dormiente del mondo dei pagamenti” – ha sentenziato un ricercatore della Forrester al Wall Street Journal . Cara Apple: sarà mica tempo di svegliarsi?

Come possa essere il portafoglio digitale di Apple è ancora oggetto di discussione. Qualche esperto pensa che possa essere un semplice ampliamento dell’app Passbook, obiettivamente poco utilizzata al di fuori degli Stati Uniti. Quello che è chiaro è che Apple ha abbracciato la sfida di poter gestire i pagamenti dei suoi utenti. “Abbiamo tutti ancora un vero portafoglio in tasca; ce l’ho anche io – aveva detto Cook – questo vuol dire che non si è ancora capito come andare oltre”. Almeno non ancora.

 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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