Foto hot delle vip: come gli hacker le hanno rubate
Anthony Easton, Flickr
Tecnologia

Foto hot delle vip: come gli hacker le hanno rubate

Scatti privati di attrici e modelle diffusi in un unico "pacchetto regalo" su internet. Eccesso di fiducia nel cloud o inganno via email?

Quella che sembrava solo un’azione di hackeraggio goliardica in realtà potrebbe nascondere molto altro. Nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre, un vasto numero di foto “hot” di attrici e modelle famose è stato raccolto in un unico file e diffuso, per qualche ora, in rete. Il bello (o il brutto se siete i diretti interessati) è che le foto non sono state prelevate da archivi d’epoca, scatti incoscienti o sessioni di prova per qualche provino. Ogni foto proviene dalla collezione personale delle celebrità, immagini scattate in intimità con il proprio partner, pensando che siano al sicuro sullo smartphone o tablet.

Errore grandissimo. Gli hacker infatti, secondo le prime indagini , avrebbero ottenuto le foto rubandole da diversi servizi di cloud, come iCloud, il noto servizio di Apple che permette di conservare i propri file sulla nuvola, Google Drive e Dropbox. Ora le cose sono due: o sulle diverse piattaforme sono presenti delle falle di sicurezza che i criminali hanno sfruttato e di cui le aziende sviluppatrici non sono a conoscenza oppure i VIP sono stati ingannati via mail (attraverso la tecnica del phishing) e spinti a rivelare le proprie credenziali di accesso ad ogni servizio, magari con la scusa di un aggiornamento o di una procedura di messa in sicurezza. Ed è proprio questa seconda ipotesi la più probabile, come spiega anche il Guardian di oggi.

Nella trappola sono finite, tra le altre, Kate Upton, Selena Gomez, Ariana Grande e Kirsten Dunst, in quello che può essere definito il più grande scandalo di celebrity-hacking della storia. Le foto sono apparse per la prima volta sul sito 4chan e mostrano le ragazze in pose provocanti o di nudo. Come detto, per la maggior parte si tratta di scatti privati. Mary Elizabeth Winstead, un’altra attrice coinvolta nel furto, ha spiegato via Twitter: “Per quelli che stanno vedendo le foto, sono state scattate anni fa con mio marito nella privacy della nostra casa, spero che adesso vi sentiate fieri di voi stessi”.

Duro il parere di Matteo G. P. Flora di The Fool, qualora dovesse essere confermata l'intrusione direttamente dalle piattaforme cloud: "E' auspicabile che questa tragica intromissione nella vita privata di persone molto esposte sul piano mediatico costringa finalmente le aziende ad un approccio più serio e sistematico all'autenticazione. Non dimentichiamoci che Apple è ancora l'unica realtà tra i grandi player del mercato a non aver adottato, nonostante le ripetute infrazioni ai dati dei propri utenti, nessun sistema di doppia autenticazione, come ad esempio hanno fatto Facebook, Google, Twitter, Dropbox e molti altri. Credo che sia arrivato il momento per gli utenti di esigere misure adeguate per la propria sicurezza".

Alcune delle vittime affermano come le foto diffuse siano false, tuttavia l'alto numero di nomi coinvolti, almeno 101, lascia pensare che molte delle immagini possano essere vere. Tutto tace intorno ad altri personaggi interessati, alcuni anche avvezzi ad esprimere le proprie idee sui social, come Rihanna, Hilary Duff, Kim Kardashian e la star del soccer USA Hope Solo. Certo è che non conviene a nessuno ripubblicare le foto diffuse la scorsa notte. Nel 2010 un uomo statunitense venne condannato a 10 anni di carcere per aver postato sul web alcune foto di Scarlett Johansson, rubate furtivamente dal suo cellulare. Occhio non vede, cuore non duole. 

 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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