Datagate: come navigare evitando di essere controllati da PRISM
È ancora possibile utilizzare internet aggirando il controllo di agenzie e governi. Basta scegliere il servizio giusto
I documenti della National Security Agency rilasciati nei giorni scorsi mettono in luce un controllo del web maniacale, da quello che si digita su Google ai social network, passando per i dati registrati sui servizi Apple e Microsoft. Il secondo documento rilasciato grazie ad Edward Snowden, Boundless Informant , mostra come i servizi americani tenessero sotto controllo i movimenti sul web dei cittadini di tutto il mondo, non solo a stelle e strisce. In realtà proprio il datagate mostra le piattaforme (per ora) estranee al controllo, sia per essersi defilate sin dall’inizio, sia per poco interesse da parte dei federali.
Eppure possono essere utili per lavorare o divertirsi in Rete “aggirando” il controllo di PRISM. Il ventaglio di siti spiati dalla NSA è talmente ampio da comprendere tutti i maggiori servizi utilizzati dalle persone in giro per il mondo. Non restano escluse le chat e le email, senza le quali oggi si fermerebbe gran parte della produzione lavorativa mondiale. Ecco allora le alternative da utilizzare, non solo se vi trovate negli Stati Uniti.
Social Network
Con Facebook fuori gioco l’alternativa più valida e diretta è sicuramente Twitter. La società non è inclusa nell’elenco delle controllate dalla NSA e già in passato si è posta contro qualsiasi condizionamento esterno nel rilascio di informazioni sensibili e dati personali degli iscritti. A maggio il gruppo di avvocati della Electronic Frontier Foundation ha assegnato a Twitter il punteggio massimo per gli sforzi nella proteggere gli utenti dal monitoraggio dei governi e, anche se alcune volte ne viene proibito l’utilizzo (come nella primavera araba), resta ancora la migliore piattaforma per gridare al mondo il proprio dissenso, oppure quello che ci passa per la testa. Allo stesso modo si può virare su Reddit , un’altra comunità user-friendly. Lavora, come Twitter, per proteggere la privacy e, come l’uccellino blu, divulga notizie sugli iscritti solo dietro richieste ufficiali di corti federali o nazionali ed inoltre, particolare rilevante, mantiene un logging degli indirizzi IP di ogni utente solo per 90 giorni.
Chat
I più nostalgici potrebbero puntare su IRC e ICQ , piattaforme di chat che in realtà non sono mai andate fuori moda, almeno tra i più smanettoni. Proprio su IRC è possibile creare stanze segrete dove chattare in privato e addirittura scambiarsi file in p2p. Per chi ama scrivere sul web si potrebbe consigliare di stare lontano da Blogger, la piattaforma di Google, e scegliere il novizio Tumblr di Yahoo (data la recente acquisizione non dovrebbero essere stati ancora raccolti i dati sugli iscritti prima di marzo 2013) oppure LiveJournal , come forme di pensiero ancora non monitorato.
Email/Browsing
Le principali sono gestite tutte da società coinvolte in PRISM. Gmail, Yahoo Mail, Hotmail/Outlook e le mail di Apple sono nel giro del datagate. Le alternative includono la possibilità di dotarsi di un indirizzo email autogestito (disponibile per chiunque abbia un sito web personale) oppure servizi di web mail come Zoho Mail, Fastmail.fm (a pagamento), Hushmail, Lavabit e Thunderbit . Per cercare qualcosa su internet invece si dovrebbero utilizzare motori di ricerca estranei a PRISM (Google, Yahoo, Bing sono tutti dentro). Blekko e DuckDuckGo sono buone alternative mentre per chi si trova in particolari zone del mondo si può consigliare il russo Yandex o una serie di scelte locali di tutto rispetto.
Cloud
I documenti di PRISM trapelati dal Guardian e dal Washington Post hanno indicato che anche la più popolare piattaforma di archiviazione e condivisione file sulla nuvola, Dropbox, ha dovuto aderire al programma. Per fortuna ci sono molti altri modi per condividere file di grandi dimensioni senza dover tornare ad utilizzare allegati via email o chiavette USB. Box.net ha qualche gigabyte di spazio gratuito così come Mega di Kim Dotcom che regala agli iscritti 50 GB di spazio gratis e soprattutto morirebbe invece di collaborare con il governo USA.
Smartphone e tablet
Microsoft e Apple fanno parte di PRISM, il che significa che sia Mac OS X che Windows potrebbero trasmettere dati al governo. La soluzione sarebbe virare su qualche distribuzione Linux, il più popolare sistema operativo open source. Ma i problemi non coinvolgono solo i computer: iPhone, Android e Windows Phone sono prodotti di Apple, Google e Microsoft, tutte aziende coinvolte nel monitoraggio della NSA. La migliore scelta sarebbe passare ad un telefono della canadese BlackBerry o magari comprare un telefono senza internet. Se però si considera che il governo USA spia anche le telefonate privarsi del web mobile potrebbe non bastare.
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