Nello spirito del magico Natale matura la lite stellare tra Pierluigi Diaco e Valeria Marini. Una perla rara, il regalo che ci serviva (e non lo sapevamo).
Durante la puntata del giorno dell’Immacolata di BellaMá, il programma pomeridiano di Rai2, il conduttore congeda in diretta la Valeriona Nazionale. E fa sapere al pubblico che ormai l’appuntamento con la sua Posta del Cuore è giunto al termine. Lacrime e sangue. La showgirl assai piccata ribatte: «L’hai deciso tu», risponde Diaco: «Il nostro rapporto contrattuale era finito». Ma come, davanti a tutti viene messa alla porta una diva? Non si fa. Insomma più che in un salotto televisivo sembrava di essere piombati nell’ufficio del capo del personale. Con tanto di ramanzina: «La polemica è inelegante». Lei, coi tradizionali boccoli d’ordinanza era appena tornata dal suo terzo pellegrinaggio a Medjugorje, dove aveva ritrovato «tanta pace e serenità». Porella, neanche il tempo di ritirare il rosario, che si trova sul ring. Il video della posta della discordia va visto in loop, perché quando noi tapini verremo chiamati dalle risorse umane (prima o poi a tutti succede) non ci sdraieremo sulla poltrona di Fracchia, ma combatteremo armati del santino della Marini. La tigressa di Mompracem. Il popolo social non può che concedere l’onore delle armi: «Nessuno può mettere Valeria in un angolo», «Asfaltata stellare», «Brava, sei sempre una signora. Lui simpatico come una caldaia rotta», «Queen». La parte migliore del tutto è quando risponde: «Allora lo vedrete sui miei social». E qui è d’obbligo la ola: «Da oggi in poi risponderemo tutti così», «Finalmente qualcuno che sa dire le cose in faccia», «Avete visto la sua risatina malefica dopo avergli detto che lei è una donna sincera. Insuperabile». Assolutamente. Un po’ Bambola, un po’ Guantanamera.
Nessuno come lei può vantare tante cadute, quante risalite. Ondeggiando tra Marilyn e Shirley Temple ha attraversato la vita, come chi si lancia nel Mekong a nuoto. Il coraggio non è mai mancato. Si è beccata di tutto: amori e matrimoni naufragati, come neanche il Titanic, fuori e dentro i reality come se non ci fosse un domani (reale). Sempre a recitare la svampita in calze contenitive, mentre ben sappiamo che sotto il lamé c’è molto di più.
Fino alla dolorosa rottura con l’onnipresente importantissima madre Gianna (ora pare che si siano ravvicinate). Bisogna avere le palle e non quelle fragili e decorate dell’albero. Alla fine ci mancherà la sua posta stellare, quando consigliava per l’amante dall’alito pestilenziale di «Ingozzarlo di caramelle» o ci raccontava che «Le scintille dell’amore scattano di rado». Sante parole come quelle che ci lascia in eredità: «Io consiglio a tutti di andare a Lourdes, aiuta a ritrovare la giusta via e dà la forza per superare tutto». Valeria, noi non andiamo, ma corriamo.










