
Sandro Bovelli fondatore di Sentetic e vincitore del premio “Eureka, l’idea diventa impresa” a Spoleto per Panorama d’Italia – 8 giugno 2017

Ludovica Scarfi, ecosystem development manager Ibm Italia

Layla Pavone, ad Industry e Innovation Digital Magics

Fernando Napolitano, presidente IB&II

La giornalista Barbara Carfagna

Camilla Laureti, assessore cultura Comune di Spoleto

Paolo Rellini, fondatore della start-up Recuperiamo

A destra il direttore di Panorama Giorgio Mulè con gli ospiti del convegno su crescita e start up a Spoleto per Panorama d’Italia – 8 giugno 2017
Il luogo è antico: la Rocca Albornoziana di Spoleto. Ma il dibattito guarda assolutamente al futuro. E il legame tra ieri e domani è proprio il filo rosso dell’incontro sulle nuove tecnologie e sulle nuove imprese nell’ambito della tappa umbra di Panorama d’Italia.
“In questa città l’antico e il contemporaneo convivono molto bene – esordisce Camilla Laureti, assessore alla cultura del comune di Spoleto – Incontro spesso i giovani e nuovi imprenditori per sentire quali sono le loro esigenze. Li aiutiamo, per quello che è nelle nostre possibilità, attraverso incubatori, il coworking e la disponibilità di spazi adatti alle loro possibilità. È un’onda, quella dell’innovazione, che questa città non deve farsi scappare”.
Le Start Up dell’Umbria si raccontano a Panorama d’Italia
Il ruolo della formazione
E che Spoleto stia diventando un territorio fertile per la formazione e la crescita lo ha capito bene Danilo Iervolino, presidente dell’Università telematica Pegaso, che annuncia la prossima apertura di una sede in città: “il ruolo della formazione è fondamentale – dice Iervolino – Il paradigma di imparare e poi trovare un lavoro per tutta la vita non funziona più. E non è certo un caso che i corsi on line abbiano una percentuale di crescita del 30%”.
L’importanza della digitalizzazione
Il futuro passa, però, per la digitalizzazione. Ibm, che da tempo ha aperto al mondo delle start-up con programmi specifici di formazione, ne sa qualcosa: “Watson è il nostro sistema di intelligenza cognitiva in grado di elaborare migliaia di dati e attraverso il quale riusciamo a dare supporto all’impresa” spiega Ludovica Scarfì, ecosystem development manager di Ibm Italia.
Ludovica Scarfì, Ibm Italia: “Noi, al vertice di un triangolo virtuoso”
L’Enel, invece, è stata tra le prime grandi aziende italiane ad accogliere al suo interno le start up: “Sono più di tre anni che lavoriamo sull’open innovation – racconta Luca Seletto, responsabile delle External Startup Initiatives del gruppo, mentre Digital magics le start up le sceglie davvero: “Ogni anno – Spiega Layla Pavone, ad Industry e Innovation della società – vediamo 1.500 progetti, li selezioniamo e ne incubiamo una quindicina. Li seguiamo da vicino e li facciamo crescere fino a quando non ottengono un investimento per lo sviluppo”.
Layla Pavone, Digital Magics: “Il nostro focus è sul made in Italy”
Sentetic: la start-up di Panorama d’Italia
Le start up in Umbria sono 123. In due sono arrivate alla semifinale del concorso di Panorama d’Italia “Eureka, l’idea diventa impresa”. Ma alla finalissima che si svolgerà a Ragusa a fine novembre sarà soltanto Sentetic, specializzata nella produzione di sistemi di intelligenza artificiale per l’industria 4.0, a portare il vessillo della regione e a tentare di vincere il primo premio: una settimana di formazione intensiva New York grazie alla collaborazione di Fernando Napolitano, presidente e ceo di IB&II. “Due volte l’anno – spiega Napolitano – promuoviamo una settimana di accelerazione per le start up e le mettiamo in contatto con il business americano. Lo facciamo da 6 anni. Sono circa 300 le nuove aziende che finora abbiamo portato negli Stati Uniti”.
Fernando Napolitano, IB&II: “Vi portiamo negli Usa, a diventare imprenditori”
