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Panorama D'Italia

Alla Sicilia servono infrastrutture: il grido delle imprese

Dalla pesca al vino all'industria pesante, un'unica voce: migliorare la logistica, la rete stradale e ferroviaria per agevolare investimenti e lavoro

Palermo dà il meglio e chiede il massimo, proprio perché sa di meritarselo: è il senso profondo della tavola rotonda di Panorama d’Italia con cui un gruppo di testimoni d’eccezione hanno da una parte fatto il punto su altrettante eccellenze dell’economia e della cultura del territorio e dall’altra rivendicato quel sostegno che ancora manca affinchè lo sviluppo spicchi il volo.

Palermo dà il meglio


Per esempio la pesca: è un settore potente, che oggi con i suoi 500 milioni di ricavi rappresenta la terza voce di fatturato dell’agroalimentare siciliano, dopo il vino (1 miliardo di euro) e l’ortofrutta (800 milioni). Un settore che esprime qualità e vende in tutto il mondo. Dario Cartabellotta, direttore generale del Dipartimento Pesca Mediterranea presso la Regione siciliana, ha ricordato alcune specialità straordinarie, come il “Gambero rosso di Mazara, e le altre specie che vengono pescate anche a 800 metri di profondità, prodotti unici, che consentono un moltiplicatore di valore davvero imponente, e che oltretutto si sposano con il mondo del vino siciliano”.

Che di per sè rappresenta un fenomeno mai sufficientemente elogiato: da vini da taglio, “utilizzati per curare l’anemia dei vini toscani o piemontesi, sono diventati etichette di assoluto richiamo internazionale”, sottolinea con orgoglio Cartabellotta: “Il tutto grazie anche al capitale umano fiorito negli ultimi vent’anni, che ha saputo valorizzare contenuti e marketing ed oggi vince su tutti i mercati”.

Ogni cosa va bene, dunque? Purtroppo no, e lo stesso Cartabellotta, sportivamente, lo riconosce: “Al mio presidente Musumeci il settore della pesca ma tutta l’economia siciliana chiedono innanzitutto una logistica migliore. È vero che il vero capitale sociale della Sicilia è l’identità e la relazione, ma occorre poi un approccio condominiale che metta a fattor comune le funzioni di interesse comune, prima fra tutte la logistica, e la promozione”.

Sull’importanza della logistica ha battuto il tasto un’operatrice autorevole come Roberta Trombetta dell’Alis, l’Associazione logistica per l’intermodalità sostenibile, presieduta da Guido Grimaldi: “Per la crescita economica è indispensabile una logistica efficiente, multimodale e sostenibile, e per questo la Sicilia ha bisogno di infrastrutture: dai porti alle autostrade, assolutamente insufficienti”.

Le ha fatto eco Francesco Carapezza, manager della Tecnozinco, una piccola azienda gioiello che con 50 dipendenti e 7 milioni di fatturato è una delle due realtà industriali dell’isola (ma tra le prime dieci d’Italia) a fare zincatura a caldo in strutture di prim’ordine, tecnologicamente avanzate, che le consentono di esportare i suoi prodotti in tutto il mondo : “Anche per noi la logistica è importante e sicuramente le infrastrutture e la rete autostradale sono molto penalizzanti. Al presidente Musumeci vorrei chiedere che i fondi europei venissero usati per fare investimenti e recuperare il terreno perduto”.

È a modo suo logistica ma di rete quella che e-Distribuzione, ovvero l’articolazione dell’Enel che si occupa della consegna dell’elettricità a casa degli utenti, gestisce in modo estremamente progressivo implementando in tutta Italia l’installazione di 32 milioni di contatori elettronici di ultimissima generazione, tre milioni dei quali a fine lavori saranno installati in Sicilia: “E mezzo milione è già in opera”, ha detto l’ingegner Pasquale La Ferrera, sottolineando il valore di un’infrastruttura digitale capillare come questa nell’ottimizzazione della distribuzione elettrica e della sua gestione.

Infine una vera e propria perla tecnologica, ovvero una tecnologia sanitaria, il device Win@Hospital, una piattaforma di monitoraggio progettata e distribuita da WinMedical, azienda che dal 2018 è parte della famiglia Ab Medica, che viene utilizzata presso Villa Sofia-Cervello, agli Ospedali Riuniti, nella divisione di medicina interna il cui direttore Gabriele Nicolosi ne ha spiegato l’utilità: “Questo strumento consente di monitorare da remoto fino a 32 degenti, controllandone periodicamente i parametri fisiologici (temperatura corporea, ossigenazione del sangue, pressione…). Il personale medico può consultare le cartelle elettroniche, costantemente aggiornate, da pc, tablet o smartphone. Tramite la piattaforma Win@Hospital è inoltre possibile impostare alert personalizzati che avvertono di repentini peggioramenti clinici così da modificare tempestivamente le cure e i trattamenti”.

Un’area di assoluta eccellenza sanitaria. “Al presidente Musumeci chi si occupa di medicina chiede di adeguare gli organici e ottenere più fondi per favorire progetti-obiettivo qualificati. La frontiera da affrontare sarebbe quella del trattamento delle cronicità pluripatologiche complesse, per ottimizzare terapie e benessere dei pazienti e ridurre durata e costo dei ricoveri ospedalieri”.

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Ada Masella
Danilo Iervolino (presidente Università Telematica Pegaso)

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Sergio Luciano