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Tecnologia

Nexus 6P: la recensione

Lo smartphone di Huawei non è solo il debutto di Android Marshmallow. Sotto una scocca apparentemente anonima c'è tanto altro

Lo scorso settembre Google ha svelato il Nexus 6P, il primo smartphone con Android 6 Marshmallow. Dopo un po’ di mesi siamo riusciti a mettere le mani sul cellulare prodotto da Huawei. Il nome racchiude un bel po’ di quello che ci aspettavamo di trovare nel prodotto: Nexus 6P, ovvero “Premium”, a discapito di una confezione anonima che ben poco lascia trasparire del contenuto (Apple detta ancora legge nel packaging).

Il Nexus 6P è un prodotto unico, per vari motivi. Prima di tutto è indicato per un pubblico deciso, che sa quello che cerca ed è convinto dell’oggetto che si ritroverà tra le mani. Pur senza spendere tanti quattrini in pubblicità, Google ha fatto diventare il Nexus 6P il terzo incomodo più pericoloso per Apple e Samsung. Merito del basso profilo tenuto da Mountain View e della qualità di costruzione messa in campo da Huawei. Lo smartphone non è di quelli che si farà riconoscere per strada, non ha lo schermo curvo, linee morbide e colori sgargianti ma è la contrapposizione migliore di quell'oggetto di status che per molti è un iPhone o un Galaxy, concretizzato in un dispositivo senza fronzoli e molto, molto potente. Che aspettate? Click sulla freccia per entrare nel dettaglio.

Nome: Nexus 6P
Schermo: 5.7 pollici AMOLED, 2560x1440 a 515ppi,
Processore: octa-core Qualcomm Snapdragon 810 v2.1 (quattro core a 2GHz e quattro a 1.5GHz)
OS: Android 6.0 Marshmallow
RAM/ROM: 3GB, 32GB/64GB/128GB non espandibili
Fotocamera: 12.3MP, 8MP frontale
Batteria: 3450mAh
Dimensioni: 159x78x7.3mm, 178g
Prezzo: 545 euro (prezzo medio su internet)

Design

nexus 6p design

Il metro di paragone è l’iPhone 6S Plus. Il Nexus è esteticamente simile al phablet di Apple ma leggermente più leggero; offre inoltre uno schermo più grande: 5.7 pollici contro i 5.5 di Apple. Come detto, lo chassis è ridotto all’osso, soprattutto se il colore che avete scelto è il nero. Non ci sono molti cambi di sfumature ma la sezione che nasconde fotocamera, flash e sensore è di un’eleganza sopraffina.

Il focus principale, sul retro, è il sensore per il riconoscimento delle impronte posto da Huawei, come per altri suoi terminali (anche dello spin-off Honor), in una posizione insolita rispetto ai competitor (tutti sul tasto home). Sarà per la comodità di poggiare un dito dietro durante la presa, sarà per l’effettiva funzionalità di cui è dotato, ma la lettura dei polpastrelli avviene senza difficoltà; un punto a favore per i maniaci della sicurezza.

Altre due le note di rilievo, nel bene e nel male: l’assenza di uno slot per le microSD (dunque badate bene al taglio di memoria scelto) e la presenza di una porta di ricarica USB di Tipo-C, che vi costringerà a mettere via tutti i cavetti microUSB conservati dai cellulari passati (per questo nella confezione trovate anche un cavo dati USB di Tipo-C e USB normale)

Schermo

nexus 6P copertina

È grande, ma grazie ad uno spessore di bordo non eccessivo risulterà piacevole e quasi mai “oneroso” sfogliare pagine e navigare con i suoi 5.7 pollici. La risoluzione è QHD, ovvero 2560 X 1440 pixel, sulla falsariga di altri modelli attuali e una sicurezza in quanto a nitidezza di immagini, testi e video. Ma vogliamo spingerci oltre. In termini di restituzione dei colori, questo è il miglior telefonino provato: la gradazione è vivace, i bianchi e neri sono profondi e non vi è eccessiva saturazione (come in molti Galaxy).

Hardware

nexus 6p camera

Il Nexus 6P ha un processore Snapdragon 810 di seconda generazione octa-core con quattro core a 2 GHz e quattro a 1.5 Ghz (che entrano in gioco solo quando necessario). Il rinnovato chip permette al dispositivo di non scaldarsi sotto stress, una situazione purtroppo frequente per chi ha un telefonino con la stessa CPU. I 3 GB di RAM tolgono di mezzo ogni rallentamento e portano il 6P a ottimi livelli nei risultati di benchmark. Certo, non è lo smartphone più veloce della terra ma un giusto compromesso in rapporto al prezzo. Ha anche il supporto all’NFC e quindi Android Pay, ancora non implementato da noi.

Sistema operativo

nexus 6p os

A bordo c’è Android 6 Marshmallow, ancora una novità per tutti gli appassionati del robottino verde. Le cose sono cambiate leggermente rispetto a Lollipop. Ad esempio c’è una funzione per la ricerca delle app che diviene praticamente obbligatoria quando se ne hanno installate un bel po’. Altre funzioni permettono di risparmiare batteria automaticamente quando il Nexus non viene utilizzato e poi c’è Google on Tap, che offre una serie di dettagli extra a ciò che passa sullo schermo, raggiungibile quasi sempre anche con la voce. Ma non solo: c’è un rinnovato sistema di sicurezza che prevede, ad ogni app che chiede accesso alle informazioni personali, il rilascio del permesso da parte dell’utente, così da mantenere il controllo su quali software hanno possibilità di gestire i dati sensibili.

Fotocamera

In tempi in cui ci sono cellulari con sensori da 16 o 21 megapixel, suona un po’ strano e vetusto un Nexus con 12.3 megapixel. Eppure qui c’è la dimostrazione che non serve aumentare un valore numerico per scattare delle ottime foto. Huawei ha giocato molto sulle capacità del software di riconoscere con un livello superiore i colori e restituire performance migliori in condizioni di bassa luminosità.

La camera gira video con risoluzione UHD ma l’assenza dello stabilizzatore ottico non permetterà di ottenere filmati stabili in certi momenti, ad esempio quando si cammina durante la ripresa. Sotto la media la fotocamera anteriore da 8 megapixel, buona giusto per qualche videochiamata o selfie.

Batteria

nexus 6 batteria

Un punto a favore è certamente la batteria da 3.450 mAh che assicura tempi medi di utilizzo di circa un giorno e mezzo. Con la funzione Doze il dispositivo si ricarica più in fretta (merito soprattutto dell’USB di Tipo-C) e si riduce al minimo lo sforzo energetico. In che modo? Quando non si tocca lo smartphone per un certo periodo di tempo, Doze mette in letargo molte attività, lasciando attive solo le principali (come la sveglia). Nel menu dedicato c’è infatti una voce, Ottimizzazione batteria, che mostra in che modo vengono gestite le app tramite Doze. 

Conclusioni

nexus 6p scatolaTechStage, Flickr

Lo abbiamo detto: il Nexus 6P non è uno smartphone di cui ci si innamora a prima vista. Bisogna accenderlo, provarlo e capire cosa davvero può offrire (un test quasi impossibile da fare in negozio, ma provate a chiedere agli addetti). Pecca in qualche punto, come ad esempio la cam frontale e l’assenza di una scheda di memoria aggiuntiva, ma non si può negare come Google abbia prodotto con Huawei un cellulare di tutto rispetto, una sorta di OnePlus “dei ricchi”, che ha il merito di aver fatto debuttare Android 6.0 Marshmallow e le sue novità.

Cosa va
Sistema operativo senza fronzoli, allo stato puro; schermo e colori al top; performance prive di tentennamenti; leggero e sottile; fotocamera posteriore di qualità; sensore di riconoscimento delle impronte veloce e affidabile; buon rapporto qualità-prezzo.

Cosa non va
Design un po’ anonimo; nessuna microSD; fotocamera frontale carente.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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