Viagra: non somministrare sopra i 60 anni, può causare tradimenti
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Viagra: non somministrare sopra i 60 anni, può causare tradimenti

Dopo la scadenza del brevetto, la pillola blu costerà meno. Il sessuologo Emanuele Jannini spiega come questo cambia le dinamiche tra i sessi

di Aurelio Calamuneri

Il Viagra, ora che è scaduto il brevetto e potrà essere prodotto come generico, costerà meno: secondo le previsioni, la riduzione del prezzo sarà del 20-25 per cento; la casa farmaceutica Doc punta addirittura a un calo del 60 per cento, per cui una  confezione di 4 compresse da 25 mg potrebbe scendere da 46,20 euro a 11.

In 15 anni, il Viagra ha rivoluzionato la sessualità di almeno due generazioni di uomini e aperto  per molti over 60 scenari “piacevolmente” inaspettati. “Il maschio ha un’atavica incertezza riguardo l’erezione, ha continuamente bisogno di battersi il petto come gli oranghi”commenta Emmanuele Jannini, professore di sessuologia medica all’Università dell’Aquila. “Per la prima volta il sentimento maschile nei confronti di se stesso è stato superato dalla pillola blu, che ha inciso sulle dinamiche dei sessi come qualcosa di epocale”.

La Viagra Generation ha arruolato un numero sempre maggiore di uomini anziani a caccia di amanti molto più giovani. “Quando la pillola entrò in commercio negli Stati Uniti, le mogli chiesero di inserire nel foglietto illustrativo, tra gli effetti collaterali, la dicitura -può causare tradimenti-” continua Jannini. “Le donne hanno subito intuito che il maschio avrebbe conquistato una libertà mai sperimentata prima. È il cosiddetto ‘effetto badante’: quando mai un 70enne avrebbe potuto passare gli ultimi anni della sua vita con una ragazza di 30 anni?”.

L’altra faccia del Viagra, del resto, sono proprio i divorzi nella terza età, passati da 4.247 nel 2002 a 8.726 nel 2012 (Istat). Avete presente il film di Woody Allen  Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni?  Il protagonista, il 70enne Alfie (interpretato da Anthony Hopkins),  incartapecorito dall’abbronzatura e sfinito dagli addominali, lascia la consorte per concedersi una seconda giovinezza: “Dopo 40 anni di matrimonio mia moglie si è lasciata andare alla vecchiaia e io non ero ancora pronto per una tale sciocchezza”  dice, nel tentativo di sedurre una giovanissima Lucy Punch. Mandata giù la pasticca, Alfie guarda impaziente l’orologio in attesa che il dosaggio produca l’effetto desiderato.  

 

 Dal grande schermo alla rete il passo è breve. Le occasioni di conquista per i moderni ultrasessantenni si moltiplicano grazie ai siti di dating online. Dei 450 mila utenti italiani iscritti su AshleyMadison.com, social network  dell’extra-coniugale, oltre 100 mila hanno oltrepassato i 50 anni e sono in cerca di avventure da “una pillola e via”.  “Un giorno ho ricevuto una telefonata bizzarra” racconta Noel Biderman, presidente e fondatore di Ashleymadison.com. “Un utente lamentava un malfunzionamento del portale, pare che nessuno riuscisse a trovare il suo profilo. Un problema c’era davvero: i criteri di ricerca per età avevano come tetto massimo 65 anni, mentre il nostro latin lover aveva da poco spento 73 candeline!”.

Un sondaggio condotto da AshleyMadison.com, in occasione della scadenza del brevetto del Viagra, dimostra che già il 78 per cento degli over 50 sarebbe propenso ad aumentarne il consumo qualora i prezzi dovessero ridursi. Aggiungendosi così a quei 41 milioni di uomini che l’hanno provato almeno una volta nella vita. “Il Viagra rappresenta per gli uomini ciò che la pillola anticoncezionale aveva rappresentato per le donne negli anni Settanta” – fa notare Jannini – “Farmaci come Viagra, Cialis e Levitra hanno innescato una rivoluzione sociologica  che va al di là della cura della disfunzione erettile. Basti pensare che dei 3 milioni che davvero avrebbero bisogno medico del Viagra, sono poco più di 500 mila a curarsi. Dall’altra parte però ci sono oltre 6 milioni di pillole vendute ogni anno in Italia, usate da chi in realtà non ne avrebbe strettamente bisogno, ma le prende per migliorare la prestazione o per essere sicuri di far “bella figura” .
I NUMERI DEL VIAGRA IN ITALIA

60 milioni di pastiglie vendute in 10 anni.

Il consumo medio è di 4.300 pillole ogni 1.000 uomini tra i 40 e i 60 anni.

L’Italia è al 2° posto europeo per consumo di Viagra, dopo l’Inghilterra e prima della Germania.

Il mercato del Viagra in Italia vale 73 milioni di euro. Il 40%  è rappresentato dalla produzione di pillole contraffatte, vendute online senza la necessaria prescrizione medica.

Il Lazio è la regione con più consumatori: 7,5 milioni di pillole consumate in 10 anni, per una media di 6.112 pillole ogni 1000 uomini.

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