Usa: il misterioso suicidio in carcere di Sandra Bland
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Usa: il misterioso suicidio in carcere di Sandra Bland

L'attivista afroamericana era stata arrestata per una banale infrazione stradale. Un video amatoriale inchioderebbe l'agente che l'ha arrestata

La versione ufficiale è che Sandra Bland, afroamericana dell'Illinois incensurata di 28 anni arrestata il 13 luglio da una volante della polizia per non aver messo la freccia mentre era in corsia di sorpasso, si sia tolta la vita nella cella della contea di Waller tre giorni dopo, utilizzando un sacchetto di plastica. Ma la famiglia di questa donna che, quando fu arrestata, si trovava nella zona di Houston per iniziare un lavoro alla Prairie View A&M University, è convinta che ci sia qualcosa che non torna, che sia necessaria un'autopsia indipendente per stabilire come sono andate effettivamente le cose. E intanto, si allunga anche su questo caso l'ombra della discriminazione razziale e delle violenze poliziesche contro gli afroamericani, di cui a farne le spese sono stati molti giovani anche negli ultimi anni. 

Si chiedono, familiari, amici e attivisti, come mai la donna sia stata portata in carcere semplicemente per non aver messo la freccia e come mai il suo fermo sia durato tre giorni, fino al presunto suicidio. Il video dell'arresto che le autorità hanno diffuso contribuisce solo parzialmente a fare luce su questa storia che ha di nuovo accesso la fiamma delle tensioni razziali in America. 

IL VIDEO UFFICIALE DELL'ARRESTO


Il video ufficiale dell'arresto mostra un agente, bianco, che - dopo aver fatto fermare l'automobile - punta la pistola contro Sandra Bland, disarmata. Bland protesta con toni accessi con l'agente per il trattamento riservatole solo per aver cambiato corsia senza mettere la freccia. Accusa il poliziotto di averle sbattuto la testa sull'asfalto. Si intravede il poliziotto la conduce al margine della carreggiata e la ammanetta. L'agente accusa la donna di aver resistito all'arresto e di averlo colpito con un calcio. Ma c'è un altro video, girato da un passante che darebbe ragione alla versione della donna, benché la polizia insista sul fatto che quel video si riferisce in realtà a tutto un altro episodio: il poliziotto sera seduto in ginocchio sul corpo della ragazza mentre usa le maniere forti per arrestarla. Lo stesso senatore democratico del Texas, Royce West, ha avuto parole molto nette contro il comportamento della polizia: «Dopo aver visto questo video credo che sarete d'accordo con me che Sandra Bland non meritava di essere arrestata».  Per tutti quelli che la conoscevano la versione del suicidio è incomprensibile.

IL VIDEO GIRATO DA UN PASSANTE


Prima di essere arrestata la giovane aveva partecipato attivamente a una campagna a sostegno del Black Lives Matter movement, movimento per i diritti civili nato a seguito della morte di Trayvon Martin e Michael Brown, due giovani di colore uccisi dalla polizia negli Stati Uniti. Elton Mathis, procuratore distrettuale della contea ha invitato alla calma e alla pazienza: «La morte di Sandra Bland non sarà insabbiata - ha assicurato ai media americani - Tutta la verità verrà fuori».  L'agente che ha arrestato la ragazza è stato temporaneamente sospeso per «presunte violazioni delle regole del Dipartimento della Pubblica Sicurezza». E, a gettare ancora benzina sul fuoco, un'inchiesta della Cnn che, scavando nel passato della ragazza, avrebbe scoperto che in passato aveva sofferto di una forte depressione. Una versione che non convince né gli attivisti né coloro che la conoscevano bene. Sandra, dicono, era troppo attaccata alla vita e piena di progetti per spiegare il suicidio.

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