
I vagoni distrutti dopo il deragliamento – 25 gennaio 2018

Un treno delle ferrovie Trenord è deragliato tra Pioltello e Segrate, alle porte di Milano, 25 gennaio 2018.

I passeggeri coinvolti nell’incidente ricevono i primi soccorsi – 25 gennaio 2018

Una immagine aerea del treno deragliato a Seggiano di Pioltello, diffusa dai vigili del fuoco, 25 gennaio 2018.

Soccorsi presso il treno deragliato nei pressi di Milano, 25 gennaio 2018.

I passeggeri coinvolti nell’incidente ricevono i primi soccorsi – 25 gennaio 2018

I vagoni distrutti dopo il deragliamento – 25 gennaio 2018

Un treno delle ferrovie Trenord è deragliato tra Pioltello e Segrate, alle porte di Milano, 25 gennaio 2018.

Un treno delle ferrovie Trenord è deragliato tra Pioltello e Segrate, alle porte di Milano, 25 gennaio 2018.

Il treno deragliato a Seggiano di Pioltello, in una immagine diffusa dai vigili del fuoco, 25 gennaio 2018.

Soccorsi presso il treno deragliato nei pressi di Milano, 25 gennaio 2018.

Soccorsi presso il treno deragliato nei pressi di Milano, 25 gennaio 2018.

Il treno deragliato a Seggiano di Pioltello, in una immagine diffusa dai vigili del fuoco, 25 gennaio 2018.

Soccorsi nell’area del treno deragliato nei pressi di Milano, 25 gennaio 2018.

Soccorsi presso il treno deragliato nei pressi di Milano, 25 gennaio 2018.
Disastro ferroviario a Nordest di Milano dove il treno regionale 10452 di Trenord è deragliato all’altezza di Seggiano di Pioltello, tra Pioltello e Segrate. Tre donne sono morte; 46 i feriti di cui 5 in codice rosso, 8 in codice giallo, 33 in codice verde.
Le vittime sono Pierangela Tadini, Giuseppina Pirri e Ida Maddalena Milanesi.
Il convoglio, partito da Cremona e pieno di pendolari (circa 350 persone a bordo), era diretto a Milano Porta Garibaldi. L’impatto è avvenuto intorno alle 7. Sono sopraggiunte decine di ambulanze e mezzi di polizia e vigili del fuoco, al lavoro per estrarre alcuni passeggeri imprigionati nelle lamiere.
L’ospedale San Raffaele, vicino al luogo dell’incidente, ha attivato un “piano di maxi-emergenza” e attivato un numero d’emergenza: i familiari possono chiamare il numero 02 26439000 per ricevere informazioni sulle persone ricoverate.
Le cause del deragliamento
La causa della tragedia sarebbe stato il cedimento strutturale di 20 centimetri di rotaia, circa due chilometri più indietro rispetto al luogo del deragliamento del treno. In quel punto tre carrozze sono uscite dai binari, ma il convoglio ha continuato a camminare finché uno dei vagoni fuori asse ha impattato contro un palo della trazione elettrica e si è accartocciato.
La ricostruzione è coerente con la scena che si è presentata ai primi soccorritori, con le carrozze centrali del convoglio deragliate e intraversate a un angolo di circa 90 gradi l’una dall’altra.
È stato escluso invece qualsiasi malfunzionamento degli scambi della stazione di Pioltello. Al contrario, è risultato che i sistemi di sicurezza della rete hanno funzionato: i sensori posizionati sugli scambi hanno rilevato il passaggio anomalo di alcune vetture del treno ed hanno disposto a “via impedita” tutti i sistemi di segnalamento, bloccando di fatto la circolazione nell’area.

La comunicazione social di Trenord
Trenord ha comunicato l’incidente sui social network parlando di “inconveniente tecnico”, definizione che ha scatenato l’indignazione della rete:
Circolazione interrotta tra Treviglio e Milano a causa di un inconveniente tecnico ad un treno. Per ulteriori info: https://t.co/8iK2mX5Apv
— TRENORD_miVC (@TRENORD_miVC) 25 gennaio 2018
Le prime testimonianze
Uno dei passeggeri del treno, salito alla stazione di Crema, racconta: “Andava tutto bene, all’improvviso il treno ha iniziato a tremare, poi si è sentito un boato e le carrozze sono uscite dai binari. Quasi subito abbiamo capito che cosa era successo”.
Drammatica testimonianza di due genitori che a Seggiano di Pioltello attendono di avere notizie della figlia, che viaggiava sul treno deragliato. “Ho sentito mia figlia al telefono poco prima. ‘Mamma aiuto, il treno sta uscendo dai binari!’. Poi il silenzio. Non mi ha detto più niente, e ora non risponde più al telefono”.