Thailandia: la ex premier rischia 10 anni di carcere
Yingluck Shinawatra, destituita da un colpo di stato militare, è accusata di negligenza nella gestione di un programma sul riso
Dieci anni di reclusione: tanto rischia Yingluck Shinawatra, ex premier della Thailandia già interdetta dalla politica per cinque anni, per l'accusa di negligenza nella gestione di un controverso programma di sussidio ai coltivatori di riso che prevedeva l'acquisto a prezzo maggiorato del cereale da parte dello Stato e che ha provocato perdite stimate in 15 miliardi di euro per le casse della nazione.
Il caso, sul quale si pronuncerà la Corte suprema thailandese il prossimo 19 marzo, rischia di acuire le divisioni in un Paese dove da ormai un decennio le simpatie politiche si dividono tra ammiratori e detrattori dell'ex premier Thaksin Shinawatra, fratello maggiore di Yingluck, il cui governo è stato rovesciato da un colpo di Stato militare lo scorso maggio.
Sostenuto dall'elettorato delle classi medio-basse delle zone rurali, Thaksin è visto dagli uni come un politico che ha a cuore gli interessi di una parte della popolazione tradizionalmente trascurata da Bangkok e dagli altri come un politico corrotto e corruttore, alla base di ogni male della Thailandia. E secondo diversi analisti l'accanimento della nuova giunta militare del generale Prayuth Chan-ocha e dell'apparato giudiziario contro i Shinawatra avrebbe alla base proprio la volontà di eliminare la loro influenza politica prima di un eventuale ritorno al voto.
