Terremoto e neve in Centro Italia: "Rischiamo di rimanere sepolti vivi"
A parlare è Dante Camacci dalla baita isolata in cui ha trovato rifugio assieme ai genitori. E i soccorsi non arrivano...
"Siamo dentro una baita di legno completamente isolata, abbiamo due metri di neve sopra il tetto, non riusciamo a tirarla via, rischiamo seriamente di rimanere sepolti".
La voce di Dante Camacci arriva da Spelonga, borgo di 190 sopravvissuti raso al suolo dal terremoto che ha colpito le Marche e l'Umbria.
Dante e la sua famiglia sono rimasti senza una casa e si sono rifugiati in una baita nella radura del bosco. Non sono andati via perché non hanno voluto lasciare le loro amate pecore.
Sono in quattro dentro quella baita: Dante, il fratello, la mamma e il papà.
Raccontano che da questa mattina hanno chiamato ripetutamente i soccorsi, ma nessuno di è ancora fatto vivo.
In giornata hanno provato a raggiungere le loro pecore, ma non ce l'hanno fatta. Temono che molte di loro possano essere morte, e adesso hanno paura per la loro stessa vita.
Ascoltate le sue parole.