L'attacco ai coreani d'America
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L'attacco ai coreani d'America

Il film Olympus Has Fallen (Attacco al Potere) ha ispirato un'ondata di Tweet razzisti contro gli asiatici negli Usa

La trama è semplice: un gruppo di terroristi attacca la Casa Bianca, prende in ostaggio il presidente e tutto il suo staff e minaccia di uccidere gli ostaggi se gli Stati Uniti non cederanno alle loro richieste. La nazione sarà salvata dal body guard del presidente. In fondo, nulla di nuovo, per un film Olympus Has Fallen (in Italia esce con il titolo Attacco al Potere) che ha "solo" l'ambizione di essere un essere un film di cassetta. Il fatto è che il capo dei terroristi è un uomo dalla fattezze orientali, in missione (s' intuisce) per conto del regime nord coreano, con uno scopo ben preciso: ricattare l'America per arrivare alla riunificazione delle due Coree sotto il giogo di Pyongyang.

Hollywood (spesso) rappresenta i nemici dell'America nei suoi film. Da questa regola non si sottraggono (anzi, viene alimentata) dai film di cassetta. Attacco al Potere segue questo filone: buoni e cattivi, eroi e carnefici, americani e minacce esterne che assaltano il cuore della nazione. La rivista The Atlantic Wire riporta alcuni dei Tweet razzisti che la pellicola ha ispirato agli autori dei messaggi. "Mi è venuta voglia di prendere una pistola e uccidere un asiatico", dice uno di questi. "Ho visto il film e penso che dobbiate andarvene tutti, lordosi coreani" - replica un altro, "Io non mi fido di questi asiatici dopo aver visto quella pellicola" - incalza un terzo Tweet.

In campo sono scese anche alcune associazioni per i diritti civili. Nessuna accusa esplicita al film, ma qualche velata critica c'è. La visione troppo manichea della realtà, l'individuazione del nemico nell'asiatico e nello straniero, secondo anche alcuni critici, sono il frutto di stereotipi che possono indurre ad atteggiamenti razzisti. Il timore dell'alieno (in un momento in cui i Tg sono pieni di immagini e notizie sulle minacce della Corea del Nord) viene alimentata; la paura dell'attacco al proprio paese è uguale a quella (atavica) del pioniere della Frontiera che aveva il timore di un assalto da parte di malintezionati alla sua fattoria isolata. Un pericolo che giustificava (e tuttora giustifica) il possesso di un arma da parte di un cittadino americano.

Olympus Has Fallen (Attacco al Potere) suona tutte queste corde. Almeno così dicono alcuni critici. I Tweet che vengono citati da The Atlantic Wire sono probabilmente solo una reazione prevededibile, quasi fisiologica se si pensa alla radicalizzazione di alcuni settori della società americana nei confronti del "diverso" soprattutto dopo l'elezione di Barack Obama alla Casa Bianca (il numero degli Hate Groups è aumentato in modo esponenziale dopo il suo primo mandato). Ma, comunqque sia, sono una spia da non sottovalutare.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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