La staffetta persa della Madia con la pubblica amministrazione
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La staffetta persa della Madia con la pubblica amministrazione

Il ministro rilancia: "Via gli anziani, dentro i giovani". Ma in Inghilterra hanno scelto un'altra strada, vincente. Servono meno impiegati statali, non impiegati più giovani

Vi immaginate David Cameron che annuncia la rivoluzione proponendo una mirabolante 'staffetta generazionale' nella pubblica amministrazione inglese? No che non ve lo immaginate. Il premier conservatore britannico ha lavorato negli ultimi due anni per realizzare un progetto ben piu' ambizioso e di segno opposto: la Gran Bretagna non ha bisogno di impiegati piu' giovani, ma di meno impiegati. Ridurre, ridurre, ridurre. E lo ha fatto: 500 mila dipendenti pubblici in meno. All'inizio le trade unions hanno dichiarato guerra e preannunciato l'Apocalisse. Gli inglesi, all'insegna del wait-and-see, hanno atteso e si sono accorti ben presto che con 500mila bocche in meno da sfamare lo Stato funzionava ugualmente. Le scuole, gli ospedali pubblici, gli uffici comunali....tutto funzionava alla perfezione, forse persino meglio. Di sicuro oggigiorno i superstiti ai tagli governativi stanno piu' larghi.

Lo Stato, Cameron governante, ha risparmiato, e le risorse sono state dirottate anzitutto sul taglio delle tasse sull'impresa e sul lavoro. Attrarre capitali e investimenti, comandamento numero 1. Risultato: se l'Italia ha perso mille posti di lavoro al giorno, sono circa mille i giovani che ogni mese arrivano nella sola Londra. 

Ora, il ministro Madia insiste sull'idea della staffetta, rinverdiamo i colletti bianchi e intanto assorbiamo un po' di disoccupazione giovanile. Ma che prospettiva e' per un giovane oggi la pubblica amministrazione di uno Stato che ha urgente bisogno di mettersi a dieta? La bestia va affamata perche' e' il problema, non la soluzione. Per creare lavoro bisogna puntare sull'impresa, determinare il contesto normativo e burocratico in cui alcune persone possano offrire lavoro ad altre persone. Questo e' l'unico modo per far aumentare l'occupazione, lo ha spiegato anche Cameron a Renzi, e il premier e' parso convinto. 'A success story', cosi' il presidente del consiglio italiano ha  definito i risultati delle ricette conservatrici, numeri alla mano. Cameron ha ribadito a Renzi che si deve creare lavoro puntando al privato e non al 'public sector'. Renzi ha annuito tutto il tempo. Adesso e' il caso che lo spieghi anche al suo ministro. L'infornata nella PA e' old style, Marianna. Non fa bene, anzi fa male.

Ps: ''Per quanto riguarda i prepensionamenti nella Pubblica amministrazione: se prevedo un ricambio, ho da pagare una pensione in piu' e uno stipendio e poi ci sono gli effetti sull'anticipo dell'eta' pensionabile e quello della buona uscita, c'e' un impatto''. Boccia cosi' la proposta dei prepensionamenti nella Pubblica amministrazione, lanciata dal ministro Marianna Madia, il capo dell'Ispettorato generale per la spesa sociale della Ragioneria Generale dello Stato, Francesco Massicci, rispondendo alle domande dei commissari durante l'audizione in commissione parlamentare di controllo sugli Enti previdenziali. Massicci ha spiegato che l'operazione sarebbe a costo zerto ''se si manda via una figura diventata obsoleta che non si deve rimpiazzare, ma la condizione viene meno se invece si manda via una figura che deve essere sostituita'

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Annalisa Chirico

Annalisa Chirico è nata nel 1986. Scrive per Panorama e cura il blog Politicamente scorretta. Ha scritto per le pagine politiche de "Il Giornale". Ha pubblicato "Segreto di Stato – Il caso Nicolò Pollari" (Mondadori, pref. Edward Luttwak, 2013) e "Condannati Preventivi" (Rubbettino, pref. Vittorio Feltri, 2012), pamphlet denuncia contro l’abuso della carcerazione preventiva in Italia. E' dottoranda in Political Theory a alla Luiss Guido Carli di Roma, dove ha conseguito un master in European Studies. Negli ultimi anni si è dedicata, anche per mezzo della scrittura, alla battaglia per una giustizia giusta, contro gli eccessi del sistema carcerario, a favore di un femminismo libertario e moderno.

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