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Siria, chi ha ucciso Mustafa Badreddine, capo militare di Hezbollah?

Secondo i media libanesi sarebbe stato colpito da un raid aereo di Israele. No comment da Tel Aviv

Mustafa Badreddine, uno dei capi militari di Hezbollah, la milizia sciita libanese, è stato ucciso da un attacco aereo israeliano, non lontano da Damasco.

Badreddine 55 anni, comandante militare di Hezbollah in Siria, era uno dei cinque membri del Partito di Dio formalmente accusati di aver preso parte all'assassinio dell'ex premier libanese Rafik Hariri nel febbraio del 2005 a Beirut.
I cinque esponenti di Hezbollah erano stati chiamati alla sbarra nel processo in corso all'Aja presso il Tribunale speciale per il Libano. Nell'attentato del 14 febbraio di undici anni fa, oltre a Hariri morirono altre 21 persone.

I funerali di Badreddine, si svolgeranno oggi alle 17 locali (le 16 in Italia) nella roccaforte del Partito di Dio nella periferia sud di Beirut.

Hezbollah ha sempre negato ogni coinvolgimento nell'attentato di San Valentino e ha invece accusato Israele. Sempre Israele, secondo i media del movimento libanese anti-israeliano, è dietro l'uccisione di Badreddine.

Il governo di Israele però, continua a mantenere il silenzio in relazione alle accuse, in arrivo dai media arabi, di aver progettato e eseguito l'attacco che ha provocato la morte di Badreddine.

Israele in passato ha autorizzato almeno otto attacchi aerei sul terriotorio siriano dall'inizio della guerra civile nel 2011.
I bersagli degli attacchi sono stati però sempre postazioni anti-aeree che, secondo l'esercito di Tel Aviv, sarebbero state in procinto di essere trasferite in Libano dove avrebbero rappresentato una minaccia per l'aviazione israeliana.

Secondo la Reuters, il governo americano considera Badreddine il responsabile delle operazioni militari di Hezbollah in Siria.

Nell'esplosione, che ha investito una delle postazioni di Hezbollah vicino l'aeroporto internazionale di Damasco, sono rimaste ferite "diverse altre persone", si legge nella nota del partito libanese. Hezbollah in Siria combatte a fianco delle truppe del presidente Bashar al-Assad ed è uno dei pilastri dell'alleanza con l'Iran e la Russia a sostegno del dittatore siriano.

I miliziani sciiti partecipano dal 2012 alla repressione governativa di Damasco della rivolta armata scoppiata sull'onda delle proteste pacifiche del 2011. Hezbollah è da tempo presente in tutti gli scenari caldi della guerra siriana: da Aleppo, nel nord, fino alle trincee nel sud al confine con la Giordania; e nel sud-ovest a ridosso della Linea dell'armistizio del 1974 tra Siria e Israele, sulle Alture del Golan occupate dallo Stato ebraico nel 1967.

(Agi, Reuters, Bbc)

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