Sinodo: per la prima volta la chiesa inserisce nel sussidio i consigli dei fedeli
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Sinodo: per la prima volta la chiesa inserisce nel sussidio i consigli dei fedeli

Il ruolo delle donne, l'apertura al mondo LGBTQ+, la possibilità per i divorziati risposati di accostarsi alla comunione fino alla possibilità per i preti di sposarsi: sono questi alcuni dei passi contenuti nell'Instrumentum laboris che sarà a base del Sinodo che si terrà a partire dal prossimo ottobre

È stato pubblicato il documento guida per le imminenti assemblee generali che si terranno rispettivamente nell'ottobre 2023 e nell'ottobre 2024. Queste assemblee affronteranno il tema della sinodalità e il documento, diviso in due sezioni principali, rappresenta il risultato dei contributi provenienti dalle fasi diocesane e continentali. Esso riflette l'esperienza delle Chiese di tutto il mondo che si trovano ad affrontare sfide come conflitti, disuguaglianze, povertà e abusi. Inoltre, viene evidenziata la necessità di riconoscere il ruolo delle donne e dei laici e di rinnovare il linguaggio utilizzato all'interno della Chiesa in diversi contesti.
Il documento, composto da circa sessanta pagine, include le esperienze delle Chiese di ogni regione del mondo, che si confrontano con situazioni come guerre, cambiamenti climatici e sistemi economici che generano sfruttamento e disuguaglianza. Le Chiese affrontano anche sfide come la secolarizzazione sempre più spinta in alcuni Paesi e le ferite provocate dagli abusi sotto diverse forme. Il documento sottolinea la necessità di rispondere a tali ferite e di intraprendere un percorso di conversione. Inoltre, le Chiese desiderano accogliere coloro che si sentono esclusi a causa della loro affettività e sessualità, affrontando tali questioni senza paura e cercando di superare le divisioni distruttive attraverso il discernimento sinodale.

L'Instrumentum laboris, pubblicato il 20 giugno, servirà come base per i lavori del Sinodo sulla sinodalità, che si terrà a partire dall'ottobre 2023 in Vaticano e proseguirà fino al 2024. Il documento è strutturato in un testo principale e quindici schede di lavoro, che offrono una visione dinamica del concetto di sinodalità. Le due macrosezioni affrontano, rispettivamente, l'esperienza delle Chiese negli ultimi due anni e le tre questioni prioritarie che saranno al centro dei lavori dell'assemblea del 2023, incentrate sulla crescita nella comunione accogliendo tutti, sul riconoscimento e la valorizzazione del contributo di ogni battezzato per la missione, nonché sull'identificazione di strutture e dinamiche di governo che favoriscano la partecipazione e l'autorità in una Chiesa sinodale e missionaria.

L'Instrumentum laboris inserisce due nodi molto discussi, ovvero quello del ruolo delle donne e la sempre aperta questione sulla sessualità all'interno della Chiesa. Il documento sottolinea la necessità di accogliere e valorizzare il contributo delle donne in tutti i livelli decisionali e pastorali, affermando che la presenza femminile deve essere rafforzata e promossa.
In particolare, si riconosce che le donne hanno un ruolo fondamentale nella vita ecclesiale e nella missione della Chiesa. Vengono evidenziate le loro capacità, competenze e il loro impegno nella testimonianza di fede e nella promozione del Vangelo. L'Instrumentum laboris invita quindi a superare ogni forma di discriminazione e a garantire alle donne una partecipazione effettiva e significativa nella vita ecclesiale.

Sulla questione della sessualità, il documento affronta invece una nuova necessità di accogliere coloro che si sentono esclusi a causa della loro affettività e sessualità. «La Chiesa è chiamata a guardare con sensibilità alle persone LGBTQ+ e a creare spazi di accoglienza, rispetto e discernimento per queste persone» e all'interno del documento si sottolinea l'importanza di affrontare tali questioni senza paura e di cercare di superare le divisioni distruttive attraverso il discernimento sinodale, che promuove il dialogo aperto e il rispetto reciproco.

È importante notare che il documento si basa sulle esperienze delle Chiese di tutto il mondo, che affrontano situazioni diverse e sfide specifiche legate alla sessualità e al ruolo delle donne. L'obiettivo è quello di promuovere una riflessione approfondita e un dialogo inclusivo sulla sessualità e di riconoscere il ruolo essenziale delle donne nella Chiesa.

Tuttavia, è importante ache sottolineare come l'Instrumentum laboris rappresenti un punto di partenza e non una conclusione definitiva. Sarà durante le assemblee sinodali che i partecipanti potranno discutere e approfondire tali tematiche, portando le loro esperienze, riflessioni e prospettive per contribuire alla costruzione di una Chiesa sinodale, inclusiva e rispettosa della dignità di ogni persona.Il documento sottolinea l'importanza delle fasi precedenti del percorso sinodale, in particolare quella diocesana, senza però annullare la ricchezza emersa in quelle tappe. L'Instrumentum laboris non deve essere considerato come una bozza preliminare del Documento Finale dell'Assemblea sinodale, ma come un documento di discernimento durante l'assemblea e di preparazione per i partecipanti e i gruppi sinodali. Il testo tiene conto anche della diversità di culture, lingue e modi espressivi, evitando un linguaggio divisivo e cercando di favorire una migliore comprensione e partecipazione da parte di tutti i membri della Chiesa.

Che cos'è un sinodo?

Il termine "sinodo" deriva da un'antica parola legata alla tradizione della Chiesa. Significa letteralmente "cammino insieme" del Popolo di Dio e richiama l'idea di unione e comunione. Sin dai primi secoli, la parola "sinodo" è stata utilizzata per indicare le assemblee ecclesiali convocate a diversi livelli (diocesano, provinciale, patriarcale, universale) al fine di affrontare questioni di natura dottrinale, liturgica, canonica e pastorale. In latino, il termine "sinodus" è tradotto come "sýnodus" o "concilium", sebbene le radici linguistiche siano diverse, il significato rimane simile. Il termine "concilio" richiama anche il concetto ebraico di "qahal" che significa "raduno, assemblea", il quale viene tradotto in greco come "ecclesia", che è strettamente correlato al verbo "kalein", che significa "chiamare". Pertanto, il concetto di sinodo implica l'idea di camminare insieme come compagni di viaggio, chiamati a testimoniare e annunciare la Parola di Dio.

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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