Silvio Berlusconi
ANSA/ MATTEO BAZZI
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Silvio Berlusconi contro il M5S

Il leader di Forza Italia ribadisce la sua scesa in campo per le prossime elezioni. Contro il vero pericolo: i grillini. E prepara la squadra di Governo

Per chi ancora non lo avesse capito, Silvio Berlusconi è sceso di nuovo nel campo della politica e lo sta facendo per vincere le prossime elezioni politiche.

Obiettivo: il M5S

Nella giornata di IdeeItalia, la convention contro-Leopolda di Forza Italia, arriva l'ultima conferma: l'intervista rilasciata a Che tempo che fa, il programma di Fabio Fabio dove il leader di Forza Italia ha dichiarato di voler contrastare il nuovo pericolo, ovvero il Movimento 5 stelle, senza "arte né parte" guidato da "un vecchio comico e da un esperto di comunicazione".

Luigi Di Maio "ha un faccino pulito" ma è "una meteorina. L'unico lavoro che ha fatto è stato lo steward al San Paolo per vedere gratis le partite del Napoli", attacca il leader di Forza Italia, mentre l'87% dei parlamentari M5S "non ha mai presentato una denuncia dei redditi, quindi non ha mai lavorato. Sono loro i veri professionisti della politica. Via dal Parlamento non saprebbero come campare".

Il nodo di Strasburgo

È chiaro: se la sentenza della Corte di Strasburgo sulla sua candidabilità dovesse arrivare tardi o fosse negativa, sarebbe un altro il nome che lo sostituirebbe. Quale? "Il generale Leonardo Gallitelli" dice Berlusconi, uno dei migliori vertici del Corpo dei Carabinieri". Vedremo.

Intanto Berlusconi nei due appuntamenti, ha ribadito i punti principali del programma politico: dalla flat tax all'abolizione del bollo auto e ha dichiarato "irrealistica" l'ipotesi delle larghe intese con il centrosinistra.

Il centrodestra da unire

Piuttosto continua il cantiere per consolidare l'alleanza con Lega Nord e Fratelli d'Italia ma non solo. "Il centrodestra avrà una quarta gamba formata da una decina di piccoli partiti", dichiara Berlusconi, con un ruolo centrale affidato a imprenditori e professionisti.

Nel "suo" governo, il Cavaliere vede 20 ministri, 12 "superprotagonisti" della società civile e 8 politici, tre di FI, tre della Lega e due di Fratelli d'Italia. Nessun patto da firmare davanti a nessun notaio, taglia corto Berlusconi: "Dal notaio si va "quando non ci si fida", dice mandando un messaggio chiaro a Matteo Salvini.

"Il centrodestra sta al 38% secondo gli ultimi sondaggi: ora abbiamo avanti 4 mesi per crescere", ha sottolineato. "Tornare è un mio preciso dovere, come lo fu nel '94, per evitare che il Paese vada in una situazione grave e pericolosa. Lo farò con le forze di chi ha più di 70 anni ma si sente un quarantenne". Proprio come lui.

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