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Sempre più caro ed elitario: così lo sci prova a salvarsi

Le previsioni per la stagione invernale che si apre non lasciano margini di interpretazione: meno arrivi, meno italiani sulle piste ma skypass e prezzi in costante crescita

Sempre più caro ed elitario, addio all'obiettivo degli ultimi trent'anni: rendere lo sci uno sport alla portata della grande massa. La tendenza emersa nel post pandemia è confermata dalle previsioni in vista della stagione invernale che si apre nelle prossime settimane. A fronte di un calo nelle presenze, il fatturato complessivo del settore è stimato in aumento da 10,3 a 10,66 miliardi di euro (+3,7%) solo per effetto dei rincari dei prezzi. E' la fotografia che emerge dal dossier dell'Osservatorio Skipass Panorama Turismo anticipato da Radiocor Il Sole 24 Ore che ha pubblicato i dati contenuti nel rapporto.

Una fotografia che mostra come il cambiamento sia profondo e, forse, irreversibile. Il report spiega che "non sarà facile confermare" i numeri dell'inverno scorso, spinti soprattutto dal boom delle presenze straniere nelle località sciistiche e di montagna italiane. La ricetta per ottenere una crescita dei ricavi è, dunque, incidere sui prezzi dell'intera filiera in continuità con quanto accaduto già nel 2022 e con l'effetto - in alcune località - di toccare il +25% nell'ultimo biennio.

Malgrado questo le previsioni rimangono non rassicuranti fino in fondo: "Incertezza e mancanza di stabilità sono il vero ostacolo della stagione invernale 2023/2024" si legge nel report. La crescita di fatturato stimata in 380 milioni di euro per tutto il comparto è garantita, dunque, da un aumento medio dei prezzi che si attesta all'8,1% e che in parte sarà bruciato dal calo delle presenze, con un forte decremento di quelle italiane e tedesche, mentre da altri paesi stranieri l'attesa è un aumento di movimenti.

Una tendenza che sta cambiando anche la natura dell'offerta turistica legata alla montagna d'inverno. E' atteso un boom di richieste nei cosiddetti prodotti luxury: ville private o chalet, personale a disposizione, cene riservate e attività di shopping guidato nelle località più alla moda. E' l'approccio elitario alla montagna che sta selezionando in origine la nuova clientela. Non succede solo in Italia. Ad Arosa-Lanzhereide, ad esempio, il prossimo 1° dicembre 80 fortunati e facoltosi sciatori si potranno garantire una giornata riservata su piste riservate e non aperte al pubblico.

La corsa al rialzo dei prezzi dei servizi legati allo sci colpisce tutto l'arco alpino. In Francia l'incremento medio del costo dello skypass sarà del 6,8%, in Svizzera del 2,8%, in Austria dell'11,2% e sui Pirenei spagnoli si toccherà il +9,1%. Significa che il rischio di subire la concorrenza al ribasso dei vicini pare scongiurato.

Nel rapporto che sarà presentato nei prossimi giorni all'interno di Skypass, lo spazio dedicato al turismo montano invernale a Modena Fiere, è presente anche la tradizione classifica delle località italiane più ricercate. In testa si conferma Madonna di Campiglio lasciando più indietro Cortina d’Ampezzo e Livigno. Giù dal podio delle regine della neve Ortisei.

Nella classifica delle località montane più accessibili a salire sul gradino più alto del podio è Canazei, seguita da Ponte di Legno–Passo Tonale e Cavalese. Mentre la località più family friendly, ideale per le vacanze delle famiglie con bambini, risultano Folgarida e Marilleva, seguita da Livigno e da Andalo.

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Giovanni Capuano