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Salute

Le regole per affrontare un arresto cardiaco e salvare una vita

Siamo nella Settimana Viva, dedicata al primo soccorso ed alla rianimazione cardiaca. L'occasione giusta per conoscere, imparare, aiutare

Ogni anno, in Europa, 400 mila persone muoiono per arresto cardiaco, e la stessa cosa succede per 60 mila italiani. Nel 70 per cento dei casi, l'infarto avviene quando intorno ci sono altre persone. Che potrebbero dare una mano se soltanto sapessero come fare (come avevamo scritto in un articolo di Panorama nell'ottobre 2019).

Rianimare qualcuno che è in arresto cardiaco non è certo una cosa banale, e sbagliare può peggiorare le cose. Occorrono iniziative nazionali di formazione che insegnino a chi vuole imparare le manovre salvavita. È il messaggio di «Settimana Viva!», i giorni dal 12 al 16 ottobre (il 16 sarà la giornata mondiale della rianimazione) dedicati al primo soccorso e alla rianimazione cardiopolmonare, promossi dall'Italian Resuscitation Council (IRC).

In questa occasione saranno donati tre defibrillatori automatici esterni alle tre scuole italiane che hanno presentato i progetti migliori di formazione e sensibilizzazione su questo tema (con testi, disegni, immagini, fumetti ) partecipando al concorso indetto dall'IRC nel 2019, cui hanno aderito oltre 40 scuole.Oggi, in tempi di Covid-19, c'è da aggiungere un messaggio in più, come indica il video realizzato da medici, infermieri, volontari del soccorso che, indossando una mascherina, mostrano il corretto massaggio cardiaco.



Le linee guida realizzate dall'IRC insieme allo European Resuscitation Council (ERC), sono su: www.ircouncil.it/per-sanitari/linee-guida-erc-la-rianimazione-cardiopolmonare-pandemia-covid-19

Per ridurre le morti per infarto con la rianimazione bisogna rendere obbligatoria la formazione nelle scuole, insegnando ai ragazzi le manovre corrette in caso di arresto cardiaco. È uno dei punti chiave del disegno di legge sul primo soccorso oggi in discussione nella Commissione Igiene e Sanità del Senato, dopo aver già ottenuto il sì della Camera oltre un anno fa. Alla Commissione Igiene e Sanità del Senato (dopo l'ok ottenuto dalla Camera oltre un anno fa) è invece ancora fermo un altro disegno di legge: quello che promuove la diffusione e l'uso dei defibrillatori semiautomatici. Importante anche perché, fra le altre cose, comprende anche la tutela legale del soccorritore e l'obbligo per il 118 di fornire le istruzioni telefoniche per riconoscere l'arresto cardiaco, fare il massaggio e per utilizzare il defibrillatore.

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Daniela Mattalia