Nella Fase 2 perché bisogna indossare gli occhiali
(Ansa)
Salute

Nella Fase 2 perché bisogna indossare gli occhiali

Gli occhi sono porta d'ingresso ma anche via di contagio da Coronavirus, quindi vanno protetti ed isolai. Ecco come

Il Coronavirus e gli occhi. Un sintomo (congiuntivite) ma anche una via d'ingresso e di contagio. Il Covid-19è stato isolato nelle lacrime: la scoperta arriva dai ricercatori dell'istituto Spallanzani di Roma. I ricercatori, prelevando un campione di secrezioni di lacrime, di una paziente con congiuntivite hanno riscontrato la presenza del virus. Il virus SARS-CoV-2, responsabile della pandemia Covid-19, è quindi attivo anche nelle secrezioni oculari dei pazienti positivi al virus. La notizia ha fatto il giro del mondo ed in poche ore la comunità scientifica, oggi, viene interpellata su questa nuova evidenza: gli occhi rappresentano una finestra di ingresso ed uscita del virus, quindi una potenziale fonte di contagio. Il virus dunque oltre all'apparato respiratorio, è in grado di replicarsi anche nelle congiuntive. "Dobbiamo pensare che l'occhio è un organo molto vascolarizzato, ricco di terminazioni nervose che possiede una mucosa (congiuntivale) sempre esposta -spiega il Prof. Savaresi- ad esempio, nell'occhio gira una quantità di sangue 6 volte superiore rispetto a quello che circola nel rene. Girando molto sangue è possibile che il virus arrivi molto in fretta al circolo e quindi alla congiuntiva oculare e palpebrale.

Le infezioni virali dell'occhi

Per questo motivo gli oftalmologi conoscono molo bene le infezioni virali che possono essere generate dall'occhio, perché sono accompagnate da una sintomatologia ben definita e manifestano sintomi collaterali ben precisi a seconda della famiglia di Virus che sta dando origine all'infezione. La congiuntivite virale inizia quasi sempre da un occhio, poi può diffondersi anche all'altro occhio.

«Purtroppo i virus possono entrare nell'occhio e dare origine a manifestazioni infettive sistemiche -precisa il Prof. Claudio Savaresi, Primario Unità Operativa Oftalmologia Policlinico San Marco - Zingonia di Bergamo e Direttore C. B. V. Palazzo della Salute Istituto Clinico Sant'Ambrogio - Milano e Responsabile Scientifico Safio Medical Ophthalmology Research Center - MI- ricordo ancora con dolore quando lavoravo all'Ospedale Sacco di Milano presso la Cattedra di Clinica Oculistica dell'Università e seguivo nella loro patogenesi i pazienti affetti da AIDS quando ad un collega si ruppe una fialetta di sangue contenente il virus dell'HIV e mesi a seguire divenne positivo all'HIV».

Quindi si può ben capire perché curarsi e proteggersi adeguatamente gli occhi, sia fondamentale per una costante igiene oculare e per questo motivo l'uso degli occhiali avvolgenti e con lenti protettive è fondamentale nel rispetto di questo percorso preventivo – come estremamente consigliato dalla Società Scientifica di Oftalmologia Italiana.

Il Virus SarsCov2 può essere attivo, dunque, nelle secrezioni oculari in quanto gli occhi rappresentano una fonte, sia d'uscita, sia d'ingresso del virus, come abbiamo visto sopra ed i tamponi oculari, che si eseguono già da diversi anni nei laboratori di analisi, sono molto utili nel confermare la diagnosi e aiutare nella corretta terapia.

Congiuntivite e Covid-19, come fare una corretta diagnosi

Esistono varie forme di congiuntivite, quelle virali, quelle batteriche e quelle allergiche e per non farci mancare nulla anche quelle miste. La sintomatologia della congiuntivite da SarsCov2 ha caratteristiche molto simili alla classica congiuntivite legata in particolare all'influenza stagionale. L'esordio della malattia da Sars Cov2 si manifesta con un po' di febbre, stanchezza, perdita di olfatto (anosmia) e perdita di gusto (disgeusia ). Segnali clinici di degenerazione della malattia possono essere la comparsa di affanno respiratorio (dispnea) e tachicardia. Per una diagnosi differenziale di congiuntivite virale, rispetto alle congiuntiviti batteriche e allergiche si può fare attenzione a questi campanelli d'allarme: l'evidenza di un occhio più arrossato con la sensazione come di avere di avere corpo estraneo all'interno e una lacrimazione profusa.

La diagnosi precoce è fondamentale

«In questi giorni -prosegue Claudio Savaresi- abbiamo avuto parecchi pazienti che lamentavano disturbi oculari, prevalentemente conseguente alla dislacrimia, (ovvero l'eccessiva evaporazione lacrimale) perché il ricorso allo Smart Working e Smart Learning di questi giorni di quarantena ed isolamento, ha esposto molte persone ad un eccesso di esposizione alla luce blu emessa dai computer, dagli smartphone, ma anche dalla Tv e gli studi dimostrano che la luce blu costituisce una minaccia per l'apparato visivo nella sua complessità, ha -infatti- effetti negativi anche nella corretta lubrificazione oculare».

Trattamento e terapia

Ecco perché Iniziare subito con la terapia adeguata è fondamentale. Il medico prescriverà, nelle forme più lievi un Corticosteroide, a livello topico e a seguire nelle forme più gravi anche per via sistemica, oltre al trattamento più adeguato per trattare la patologia da Covid19. Oltre al corticosterioide anche le lacrime artificiali e l'uso di occhiali con lenti protettive scure per proteggere da luce e vento sono molto di aiuto nell'affrontare la sintomatologia.
Di fondamentale importanza è anche seguire un'alimentazione per il contrasto alla sintomatologia virale, ove l'assunzione di vitamina A e C e Omega 3 e 6, nelle giuste formulazioni, garantisce un beneficio importante.

Come si può proteggere l'occhio?

«L'igiene oculare è determinante nel ridurre significativamente le infezioni di questo organo così prezioso- evidenzia il Prof. Savaresi- molto spesso le persone non danno ascolto ai propri occhi, sovente vengono un po' maltrattati. Vediamo quali sono le cattive "abitudini" per la salute dell'occhio: la scarsa igiene oculare, una inadeguata rimozione del make up a fine giornata, lo sfregamento delle palpebre con le mani non lavate oppure la mancanza di adeguate protezioni, come occhiali da sole filtranti e quindi protettivi per tutto l'apparato oculare dalla cornea, al cristallino e alla retina».

La protezione degli occhi si basa sull'idratazione a base di gocce oculari, ma anche bevendo molta acqua a piccole dosi durante il giorno, sempre a prescindere dal momento contingente.
Anche il riposo è fondamentale per l'occhio. Mentre si lavora è importante distogliere lo sguardo dal monitor del PC ed eseguire piccoli esercizi distensivi come guardare in alto a destra e in alto a sinistra per favorire l'umidificazione, e sbattere le palpebre per una migliore distribuzione della lacrime.

Fase 2, indissare tutti degli occhiali

«Innanzitutto dobbiamo obbligatoriamente indossare tutti mascherine avvolgenti a copertura di naso e bocca anche nelle finestre laterali, e guanti, lavare le mani spesso, tutti dovremo indossare gli occhiali per proteggere e migliorare l'apparato oculare e visivo nel tempo. È consigliato indossare lenti protettive e occhiali avvolgenti, per contrastare il contagio ma anche perché andremo incontro all'estate e gli occhiali sono fondamentali per la protezione dai raggi solari». Prestare massima attenzione all'igiene oculare, alla detersione dell'occhio la sera, sarà fondamentale, mantenere una buona idratazione corporea e dell'occhio e ricordare di garantire all'occhio pause di riposo frequenti, mentre si è impegnati in attività professionali che richiedano l'esposizione dell'apparato oculare alla luce blu dei dispositivi tecnologici.

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