Dalla Cina la conferma: caldo e umidità frenano il Covid-19
Ansa
Salute

Dalla Cina la conferma: caldo e umidità frenano il Covid-19

Il rallentamento teorico dell'epidemia con l'arrivo della bella stagione ha ora alcune importanti conferme scientifiche

L'alta temperatura e l'alta percentuale di umidità, riducono la trasmissione di COVID-19. Ad affermarlo degli studi scientifici, effettuati in 100 città della Cina dove è stato riscontrato un quadro di regressione lineare collegato al cambiamento climatico, soprattutto con l'arrivo del caldo. La ricerca è stata supportata dal National Key R&D Program of China e dalla National Natural Science Foundation of China.

Sono stati raccolti i dati di 4.711 casi, più di 40 per ogni città, disponibili online dal Center for Disease Control and Prevention, che riguardano 11 province e comuni tra cui Pechino, Shanghai, Jilin, Sichuan, Hebei, Henan, Hunan, Guizhou, Chongqing, Hainan e Tianjin.

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Con i casi registrati, sono state costruite delle curve epidemiche, dalla data del primo caso al 20 febbraio, abbinate ai dati di temperatura e umidità ottenuti da 699 stazioni meteorologiche in Cina. Da questi studi, si é osservato che il virus è più stabile a basse temperature e le goccioline respiratorie, rimangono sospese più a lungo nell'aria secca, favorendo così il contagio. In aggiunta a questo un clima più severo può indebolire il sistema immunitario dei pazienti, rendendoli più vulnerabili al virus.

Il risultato é coerente, con l'evidenza dimostrata anni fa che l'alta temperatura e l'umidità elevata, riducono la vitalità del coronavirus SARS. Inoltre anche le osservazioni dei focolai di COVID-19 fuori dalla Cina, mostrano un fenomeno degno di nota. I paesi con temperatura dell'aria e umidità relativamente più bassa, come ad esempio Corea, Giappone e Iran, hanno un aumento dei casi più elevato rispetto ai paesi più caldi e più umidi come Singapore, Malesia e Thailandia.

La pandemia Covid-19 (SARS-CoV-2), ha messo in ginocchio la sanità pubblica e l'economia mondiale. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie mostra che, a partire dal 2 marzo 2020, sono stati segnalati più di 89.000 casi COVID-19, provenienti da tutte le province della Cina e dai 66 paesi a livello globale. La trasmissione del Coronavirus, quindi potrebbe essere influenzata da una serie di fattori, tra cui anche le condizioni climatiche (come temperatura e umidità), insieme alla densità della popolazione e alla qualità dell'assistenza medica. Pertanto, comprendere la relazione tra tempo e trasmissione del COVID-19, è la chiave per prevedere l'intensità e la fine di questa epidemia.

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Linda Di Benedetto