Russia ed Ucraina: forze militari a confronto
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Russia ed Ucraina: forze militari a confronto

Improbabile una guerra su vasta scala ma la mobilitazione di Mosca potrebbe spaccare l'esercito di Kiev. Ultimatum Russia: Arrendetevi entro domani mattina  - Analisi  - Foto  - Reportage  - Video

Nonostante gli allarmismi e la mobilitazione generale delle truppe e dei riservisti da parte dell’Ucraina la possibilità che l’esercito di Putin marci su Kiev è piuttosto limitata. Più probabile invece che Mosca attui lo stesso schema adottato in Crimea (invio di forze leggere e appoggio alle milizie filo russe locali) nelle province orientali ucraine abitate in maggioranza da russi che rappresentano 10 dei 46 milioni di abitanti dell’Ucraina.

Rischi di scontri militari sono più probabili a sud, se Kiev dovesse ordinare alla sue forze di riprendersi la Penisola di Crimea, il cui controllo è stato assunto in 48 ore da almeno 5 mila paracadutisti della 106° divisione, fanti di marina della brigata 810 e forze speciali della 45a unità Spetsnaz. La compagine militare è composta da diverse divisioni: forze leggere trasportabili con aerei ed elicotteri; fanti di marina già parte della guarnigione di 26 mila marinai del grande complesso militare di Sebastopol i; una forza aerea composta da 24 bombardieri Sukhoi 24, 30 elicotteri e alcuni aerei da trasporto e rinforzata nei giorni scorsi da altri 20 elicotteri inclusi, secondo alcune fonti, diversi Mi-24 da combattimento. I velivoli sono schierati su due aeroporti in Crimea che possono ricevere facilmente rinforzi dalle vicine basi aeree russe.

A questi si aggiungono i paramilitari delle forze di autodifesa della Crimea, probabilmente anch’essi mobilitati in modo clandestino da tempo, le cui armi sembrano provenire dai depositi russi di Sebastopoli. 

Le forze ucraine , guidate da una settimana dal generale Mykhailo Kutsyn sono in fase di ridimensionamento a causa delle restrizioni di bilancio e dell’abrogazione della leva approvata nell’ottobre scorso.

Contano circa 130 mila effettivi ma una parte consistente è filo russa o potrebbe rifiutarsi di combattere contro il nemico. Molti agenti di polizia dei reparti antisommossa hanno chiesto asilo a Mosca e pare che diversi ufficiali stiano lasciando i reparti ucraini, mentre il comandante della Marina, l’ammiraglio Denis Berezovskiy, appena nominato dal governo provvisorio, ha defezionato schierandosi con i russi di Crimea.

Dubbi sulla fedeltà a Kiev riguardano anche parte del milione di riservisti mobilitati dal governo sia perché in parte russi o filo-russi sia perché non è detto che siano pronti a morire per riconquistare la Crimea , i cui unici due accessi dal territorio ucraino sono controllati da miliziani e truppe di Mosca.

In teoria l’esercito di 78 mila uomini può mettere in campo 2 brigate corazzate, 8 meccanizzate, 3 d'artiglieria, una di missili terra-terra, una di paracadutisti e 2 aeromobili. Forze dotate di 800 carri armati per lo più del tipo T-64 ammodernato, 2 mila cingolati BMP1/2, 750 pezzi d’artiglieria campale, missili anticarro e una settantina di elicotteri per metà Mi-24 da combattimento.

L’aeronautica schiera moderni missili S-300, Buk e  Tor oltre a 200 aerei da combattimento Sukhoi 27, Sukhoi 25, Mig 20 e Sukhoi 24 in parte costretti a terra per carenze manutentive così come molti piloti hanno problemi addestrativi dovuti alle poche ore di volo concesse dai tagli al budget militare (4,8 miliardi di dollari nel 2013). Negli ultimi anni piccoli contingenti militari ucraini hanno partecipato ad alcune missioni internazionali sotto egida Nato e Onu in Afghanistan (dove 130 militari operano a Herat sotto il comando italiano) Congo (12) , Kosovo (128), Liberia (230) e Sudan (9).

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Gianandrea Gaiani