Il Veneto e il referendum per l'indipendenza (come la Crimea)
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Il Veneto e il referendum per l'indipendenza (come la Crimea)

Gianluca Busato annuncia: "Dopo l'indipendenza riceverete un sms dall'operatore telefonico: "Benvenuti in Veneto"

"Sono stravolto, non ho più un minuto libero!"

Gianluca Busato, imprenditore veneto, un passato nella Lega, vacanze estive a San Vito Lo Capo, è l'uomo che, con un referendum simile a quello con cui nei giorni scorsi la Crimea ha deciso di staccarsi dall'Ucraina per passare con la Russia, sta trainando il Veneto verso l'indipendenza. Che in questo caso sia tecnicamente possibile o meno poco importa. Lui, che già accarezza l'idea di sedersi al tavolo del prossimo G20 tra Putin e Obama, scommette che alle 18 di domani, termine ultimo per recarsi ai seggi o votare on line, la maggioranza degli aventi diritto avrà detto di sì.

Si aspettava tutta questa attenzione anche da parte della stampa internazionale?

Confesso di sì, il mondo è sempre stato consapevole della grandezza di Venezia e quando si è cominciato a parlare di indipendenza del Veneto è venuto a vedere.

Gli ultimi dati che dicono?

Alle 11 di stamattina avevano votato in 1.480.000, il 39,67% degli aventi diritto. La soglia psicologica per noi è quella dei 2 milioni, anche se in realtà, per raggiungere il quorum, ci basta meno.

Dovessero vincere i sì, materialmente che succede?

I cittadini che hanno ricevuto più voti, perché si vota anche per leggere i rappresentanti della delegazione, si insedieranno e inzieranno a rendere operativo il risultato del referendum.

Occupando le frequenze radio-televisive?

Siamo gente pacifica noi veneti! Niente carri armati come in Crimea.

Quindi?

Ci basterà trattenere le nostre risorse fiscali.

Smetterete di versare le tasse a Roma ladrona?

L'obbiettivo è l'esenzione fiscale, sì.

In fondo delle scuole pubbliche, delle forze di polizia, delle pensioni voi veneti che ve ne fate?

Non avremo problemi. Quando le nuove strutture della Repubblica Veneta si saranno stabilizzate, il surplus finanziario ci premetterà di vivere molto bene. Credo che il Veneto sarà tra le nazioni più benestanti d'Europa.

Busato tra Obama e Putin al tavolo del prossimo G20?

Forse siamo quasi lì lì!

Addirittura il G7?

Ora non esageriamo. Nel G20 va bene.

“Che si vada verso l’indipendenza del Veneto – lo ha detto lei - è cosa ormai ovvia e scontata”. Sa che l'articolo 5 della Costituzione dice che la Repubblica è una e indivisibile?

Noi ci muoviamo nel solco del diritto internazionale. Ricorda quando tutti i ministri europei dicevano che mai avrebbero riconosciuto la Slovenia indipendente? Alla fine, chi prima chi dopo, tutti hanno dovuto accettare la realtà dei fatti.

E non teme che Napolitano mandi l'esercito a riprendersi il Veneto?

L'Italia fa parte della comunità internazionale e non può certo permettersi di muoversi militarmente contro la sovranità popolare!

Ho notato che sul sito del referendum c'è scritto, a poche ore dal termine della consultazione, che le ragioni del Comitato del No saranno pubblicate a breve. Cos'è, un sabotaggio?

Noi abbiamo più volte sollecitato il presidente del comitato per il no. Si vede che hanno gettato la spugna.

Ci sono state lamentele sulle modalità di voto, pare sia possibile votare più volte in seggi diversi e on line anche fornendo dati personali falsi...

C'è poca conoscenza di piattaforme digitali evolute. La nostra mette tutto a posto durante la notte. Infatti ce l'hanno chiesta anche altre regioni e partiti politici.

Quali?

Insospettabili e inconfessabili.

Perché?

E' una questione d'affari.

Quando ha iniziato questa battaglia?

Negli anni '90 avevo fatto esperienze nella Lega, poi nel movimento indipendentista. Mi dovetti fermare fino al 2006 quando il reato di opinione, per cui si rischiava l'ergastolo, fu depenalizzato e un anno dopo ho potuto scrivere il primo manifesto delle ragioni dell'indipendenza.

Nella vita cosa fa?

L'imprenditore. Lavoro nel settore dell'economia digitale, invento nuove soluzioni, nuovi prodotti, nuove piattaforme e applicazioni digitali.

Quelle che deve vendere agli altri partiti...

Sì, gli insospettabili di prima.

In vacanza dove va?

Spesso al Sud, a San Vito Lo Capo, a Roma. Turisticamente l'Italia è stupenda.

La pizza, Armani, Caravaggio, Valentino Rossi, Francesco Totti, Sorrentino, la Loren, Rita Levi Montalcini, Italo Calvino, Domenico Modugno, Pompei, il Colosseo. Nessun orgoglio?

Il massimo è stato raggiunto nel Rinascimento quando l'Italia non esisteva. Sono convinto che se ogni Regione andasse per conto suo assisteremo a un nuovo Rinascimento.

Noi altri italiani potremo ancora mettere piede lì da voi?

Ma certo! L'unica differenza rispetto a ora è che riceverete un sms da parte del vostro operatore telefonico che vi dirà “Benvenuti in Veneto”.

Le relazioni internazionali saranno buone? Rimarremo amici?

Non solo amici, partner!

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Claudia Daconto