Mikhail Khodorkovsky: il patto con Putin
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Mikhail Khodorkovsky: il patto con Putin

In un'intervista con Panorama.it la madre dell'ex oligarca aveva preannunciato che - per ottenere la libertà - doveva rinunciare alla politica - L'intervista a Marina Khodorkovsky

Dopo dieci anni di incubo Mikhail Khodorkovsky è di nuovo un uomo libero. L'ex oligarca russo, uno degli uomini più ricchi della Federazione prima di essere rinchiuso in carcere in Siberia, è stato "graziato" dal presidente Vladimir Putin. I suoi avvocati dichiarano che ha già varcato le porte della prigione e con un jet privato ha raggiunto la città di Berlino, in attesa di riabbracciare i suoi genitori. 

Un calvario quello di Mikhail Khodorkovsky, che poteva essere risolto solo dalla decisione del capo del Cremlino. Imprenditore di successo e uomo di cultura, Khodorkovsky è balzato agli onori delle cronache subito dopo la caduta del Muro, quando il business nella Russia da ricostruire era una prateria aperta. Potente proprietario della società petrolifera Yukos, poteva irregimentarsi a tutti gli altri oligarchi "amici" di Vladimir Putin, ma non l'ha mai fatto e, anzi, sin da subito ha espresso posizioni contrarie a quelle dello zar di Mosca. 

Khodorkovsky non è mai sceso attivamente in politica, ma le sue attività hanno rappresentato un problema per Vladimir Putin, anche perché l'oligarca aveva tutti i mezzi per "allevare" l'opposizione e farla crescere, puntando al Cremlino. Le sue scuole, aperte a bambini in condizioni disagiate provenienti da tutte le regioni dell'ex Unione sovietica, hanno formato negli ultimi anni una nuova classe dirigente che pensa in modo critico e che, in futuro, potrà rappresentare un problema per l'eventuale permanenza al potere di Putin.

Nonostante la condanna al carcere per frode fiscale, rinnovata mentre Khodorkovsky era detenuto in una prigione siberiana, sua madre Marina Filipovna ha continuato a gestire le attività delle "scuole di Khodorkovsky", e proprio in occasione delle elezioni presidenziali del 2012 Panorama.it l'ha intervistata , visitando con lei l'istituto che sorge pochi chilometri fuori Mosca. 

Alla domanda se una volta uscito dal carcere suo figlio avrebbe nuovamente tentato la strada della politica, ha seccamente risposto: "Assolutamente no! Riprenderà ad occuparsi delle cose cui tiene veramente. Le scuole, la cultura", perché "Mio figlio è sempre stato convinto che un Paese si cambia solo attraverso un lavoro costante sui bambini. Sono loro il futuro, sono loro che sceglieranno i loro leader. E i bambini devono studiare, leggere e potersi esprimere come vogliono. Questa è la vera rivoluzione".

E su Vladimir Putin aveva dichiarato: "Putin teme mio figlio, ecco perché lo tiene in carcere. Ma non dovrebbe temerlo, perché mio figlio non ha alcuna intenzione di fare politica quando uscirà".  

"Ma noi la speranza che esca ce l'abbiamo ancora - ci aveva invece detto il padre di Mikhail - Per quattro anni ho creduto che quella speranza fosse Medvedev, ma poi mi sono dovuto ricredere. Ma non mollo, io ci credo ancora che Mikhail sarà di nuovo un uomo libero. Io ci credo ancora. Sempre". Oggi la speranza di questi genitori anziani e tenaci è stata premiata con un regalo di Natale a sorpresa da parte del Cremlino. Mikhail Khodorkovsky è un uomo libero.

Cliccare qui per leggere l'intervista integrale alla madre di Mikhail Khodorkovsky

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Anna Mazzone