Processo Mediaset, confermati i due anni di interdizione a Berlusconi
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Processo Mediaset, confermati i due anni di interdizione a Berlusconi

Dopo 5 ore di camera di consiglio, la Cassazione ha respinto il ricorso della difesa del Cavaliere: diventa definitiva la condanna pronunciata dalla Corte di Appello di Milano dopo il ricalcolo della Suprema corte. Leggi la sentenza

Dopo 5 ore di camera di consiglio, i giudici della Corte di Cassazione, presieduta da Claudia Squassoni, hanno confermato la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per due anni nei confronti di Silvio Berlusconi, già condannato per frode fiscale nell'ambito del processo Mediaset alla pena principale di 4 anni di reclusione, tre dei quali coperti da indulto. I giudici  hanno ritenuto "irrilevanti" i motivi del ricorso presentato dagli avvocati dell'ex presidente del Consiglio accogliendo le richieste del procuratore generale della Corte di cassazione, Aldo Policastro. La corte ha anche condannato Berlusconi a pagare le spese processuali.

Gli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini avevano chiesto alla corte di trasferire gli atti alla corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo oppure di inviare gli atti alla Corte Costituzionale o disporre un nuovo processo d'Appello. In particolare, i due legali avevano consegnato alla Suprema corte una nota di udienza citando il recente verdetto della Corte di Strasburgo che, lo scorso 4 marzo, ha sancito una violazione dei diritti di Luigi Gabetti e Franzo Grande Stevens nell'ambito del processo Ifil-Exor in quanto  giudicati e puniti due volte per lo stesso reato.

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