Poliziotti: "Vogliamo il Ministro Carrozza all'Interno"
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Poliziotti: "Vogliamo il Ministro Carrozza all'Interno"

Gli agenti, che attendono da anni aumenti ed il mantenimento di alcune promesse fatte dalla politica, lanciano una proposta

“Oggi tutti i poliziotti d’Italia vorrebbero il ministro Maria Chiara Carrozza a capo del Ministero dell’Interno”. Franco Maccari, Segretario Nazionale del Coisp il sindacato della Polizia di Stato, non sta scherzando. E non vuole che questa sua dichiarazione sia interpretata come una provocazione.

“Continuiamo a passare da una delusione ad un'altra, ministro dopo ministro, accumulando fiumi di parole e di promesse - spiega a Panorama.it, Maccari - e adesso la vicenda vergognosa dei 150 euro richieste agli insegnanti e poi nuovamente concesse, ha mostrato a tutti gli italiani che la Legge non è uguale per tutti e che in Italia adesso c’è solo la Legge della jungla: chi urla più forte vince. E il ministro Carrozza, si è fatta sentire”.

Nelle parole di Maccari non c’è solo una forte delusione ma anche molta rabbia per la diversità di trattamento nei confronti dei dipendenti pubblici.  

“Anche i poliziotti, tutti, hanno seguito con attenzione quanto stava accadendo sul “tira e molla” delle 150 euro in busta paga e si sono chiesti se gli insegnanti fossero stati ritenuti dal Governo maggiormente meritevoli di chi si adopera ogni giorno per la sicurezza dei cittadini, considerando che il vergognoso blocco del contratto e degli automatismi stipendiali li sta umiliando dal 2010 - precisa Maccari- per il blocco degli scatti di anzianità e degli stipendi ci sono Questori della Repubblica che prendono meno di dirigenti loro sottoposti”.

E’ da ormai cinque anni che anche il personale della Polizia di Stato non percepisce gli scatti di anzianità o l’aumento dello stipendio. Questo ha generato differenze anche di 2 mila euro l’anno in busta paga tra poliziotti con stesso grado e mansione. Una situazione che sta causando malesseri e dissapori.

“Oggi all’interno della Polizia di Stato si è creato il clima borderline dove molti poliziotti svolgono il loro lavoro con grandi difficoltà chiedendosi, ogni giorno, se ne valga veramente la pena difendere uno Stato che non da’ più garanzie- continua Maccari a Panorama.it – noi poliziotti in alcuni momenti non riusciamo a riconoscere nello Stato quello Stato al quale abbiamo prestato giuramento”.

Poi Maccari prosegue: “A fine luglio scorso il Ministro Alfano ci ha convocato per rassicuraci che non ci sarebbero stati ulteriori tagli ma dopo soli 8 giorni, il Governo ha bloccato gli aumenti in busta paga e gli automatismi stipendiali”.

“Adesso gli insegnanti hanno avuto l’opportunità di godere degli scatti di anzianità e noi poliziotti ne siamo felici perché è un loro diritto ma questo è avvenuto a scapito della formazione degli studenti – conclude il sindacalista della Polizia di Stato - noi poliziotti, invece, dovremmo continuare a prenderla in “saccoccia”. E usiamo questo termine perché al momento ci sfuggono sinonimi che forse renderebbero meglio la realtà dei fatti. Comunque tutto questo è stato possibile grazie ad una fottuta indifferenza nei nostri confronti da parte di questo Governo, in primis dal Ministro dell’Interno che oggi tutti i poliziotti vorrebbero cambiare con la Ministra Carrozza visto che lei sì che ha dimostrato vicinanza al personale della Scuola dipendente dal suo Ministero”.

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Nadia Francalacci