Se il Movimento rinnega anche lo streaming
(youtube, Camera dei Deputati)
Politica

Se il Movimento rinnega anche lo streaming

I grillini dicono no alla richiesta di Giorgia Meloni che vorrebbe mettere live sul web gli eventuali incontri tra governo ed opposizione. Andando contro uno dei loro valori fondamentali

Era il 19 febbraio 2014. Per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana e della politica crollava un tabù: gli incontri tra partiti, tra leader, di ogni tipo che erano sempre rimasti a porte chiuse (portando con loro tutti i segreti del caso) cambiano per sempre. La forza del Movimento 5 Stelle obbliga il premier incaricato Matteo Renzi ad incontrare il leader grillino, Beppe Grillo, in diretta streaming.


Le consultazioni di Matteo Renzi. M5S (streaming) www.youtube.com


Il risultato è storia: 14 minuti di attacchi anche personali del comico ligure verso Renzi e la politica in generale. Per il neonato Movimento fu un vero trionfo. Da quel giorno ci furono altre dirette via web perché nulla era forte come quel grido della piazza grillina: onestà, onestà! perché alla base del partito di Grillo e Casaleggio c'era la straordinaria idea della "trasparenza". Basta giochini della politica, basta incontri segreti, tutti devono sentire e vedere. Perfetto.Gli anni passano, Grillo per primo ha più volte ribadito che "non siamo più gli stessi". Talmente cambiati da scoprire oggi che la trasparenza non è un valore, ma un errore."Ci sono cose che devono restare segrete" ha detto ad Agorà Manlio Di Stefano nel respingere l'ipotesi avanzata da Giorgia Meloni del via libera dell'opposizione agli incontri con il governo a due condizioni, una delle quali è proprio la diretta streaming.E non è solo Di Stefano a pensarla così. Il no dei grillini alla diretta, al tutti devono sentire e vedere, è quasi unanime.Inutile fare l'elenco dei cambiamenti del Movimento 5 Stelle in questi ultimi 12 mesi, basta guardarli al governo con Renzi, per anni il Diavolo in persona, oggi prezioso e caro alleato. Adesso si rinnega anche lo streaming. Cambiare è una bella cosa, anche cambiare idea. A volte è persino segno di grande intelligenza ed umiltà. Ma c'è un limite, soprattutto se si toccano i valori fondamentali su cui si basa (in questo caso) un partito.Il limite tra cambiare e svendersi (l'anima, i valori) per qualche poltrona, per il potere, è molto sottile. Talmente fine che spesso non ci si accorge nemmeno di averlo già superato. E di non potere più tornare indietro

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Andrea Soglio