roberto fico
(Ansa)
Politica

Incarico a Fico mentre il M5S si autodistrugge con l'apertura a Renzi

Il Quirinale dà mandato al Presidente della Camera di valutare la solidità della vecchia maggioranza dopo il passo indietro e la riapertura grillina a Renzi

Tocca a Roberto Fico valutare la solidità della maggioranza che reggeva il governo Conte-Bis. Un mandato esplorativo arrivato dopo il clamoroso «dietrofront» del Movimento 5 Stelle che riapriva all'alleanza co Renzi.

«Il Movimento 5 Stelle non accetta Renzi perché Renzi non può essere la soluzione ai problemi. È oggettivamente impossibile una nuova alleanza con Renzi con Renzi. Chi ha creato questo disastro non può essere la soluzione» (Danilo Toninelli, senatore M5S, 27 gennaio 2021)

«Piuttosto che tornare in un governo ostaggi di Renzi meglio tornare al voto» (Matteo Mantero, senatore M5S, 27 gennaio 2021).

Crisi di governo, Toninelli (M5S): "Mai più con Renzi, invece parliamo con i renziani"www.youtube.com

Potremmo andare avanti ancora aggiungendo dichiarazioni di Di Battista e di altri esponenti grillini. Dichiarazioni univoche soprattutto nel contenuto: mai più alleanze con Matteo Renzi, il colpevole unico della caduta del Conte-Bis.

Sono passati due giorni e nell'incontro avuto al Quirinale con il Presidente della Repubblica per la consultazioni aperte alla ricerca di una soluzione alla crisi di governo il «reggente» grillino, Vito Crimi ha annunciato la riapertura a Italia Viva per riformare la vecchia maggioranza di governo. Insomma, il M5S rinnega se stesso in meno di 48 ore e riapre all'inaffidabile (ed era il commento diciamo più carino) Matteo Renzi che ieri, al termine del suo colloquio con Mattarella, aveva chiesto una riabilitazione politica ufficiale da parte degli altri partner di governo.

Ed i grillini davanti al fallimento dell'operazione «costruttori» e della possibile nascita di un governo istituzionale, senza Conte, si sono letteralmente calati le braghe segnando forse la fine definitiva del Movimento.

Pochi minuti dopo infatti Di Battista su fb scriveva tutta la sua rabbia per il cambio di rotta con un pesantissimo post che si conclude con un emblematico «…arrivederci…». Commento simile a quello di Morra e di un'altra dura e pura, Barbara Lezzi. Ma il dado ormai è tratto.

[facebook https://www.facebook.com/dibattista.alessandro/posts/3469106826534690?__cft__[0]=AZXiJl2BUE8BfvjO0drkK1a1-5a-_Sebg2x9Gi_fLWMWoXNPb1kdsU-cjqxtJpmKr9m0yNW2wwR30JBMox3acv4i1Y_iUFV7EEhxRM8MP-M2tqp-42SJhYoLU2j1ONbJy5g&__tn__=%2CO%2CP-R expand=1]

Renzi ha vinto ed ha piegato i grillini al suo volere. Conte, che forse grillino fino in fondo non è mai stato, si tiene la poltrona che voleva (ma che sarà fortemente indebolita). Di quello che fu il Movimento del «Vaffa» della ribellione, del 40% alle elezioni non c'è più traccia. Quel poco che rimaneva dopo i giochi di palazzo, le alleanze, i si alla Tav, al Tap, dopo il tradimento di tutti i valori fondamentali, dopo persino la guerra a Davide Casaleggio, erede unico del fondatore, e alla Piattaforma Rousseau oggi crolla anche l'ultimo mattone.

Il Movimento 5 Stelle oggi si vende, per sopravvivere, per restare al governo.

I più letti

avatar-icon

Andrea Soglio