Colleferro
(Ansa)
Politica

Il compound rifiuti di Colleferro non funziona ma sarà la base dell'alleanza Pd-M5S nel Lazio

L'ipotesi proposta da Conte come condizione per l'asse di sinistra in vista delle regionali fa acqua da tutte le parti, come confermano gli stessi ambientalisti

Cosa non si fa per vincere un'elezione; cosa non si fa per salvare un'alleanza, soprattutto quando si è in difficoltà...
Nel Lazio Conte dopo aver detto No al famoso termovalorizzatore promesso da Gualtieri ai romani ha dichiarato di essere d’accordo con la costruzione della struttura per il trattamento rifiuti che dovrebbe sorgere a Colleferro. Un compound pronto ad accogliere 250mila tonnellate di indifferenziata rilanciato dall’Assessore laziale Massimo Valeriani in vista delle prossime regionali del 2023. Insomma una scelta green contro l'inceneritore nero.

Secondo Valeriani e Conte l’impianto sarebbe “ecompatibile”. Magari lo sarà anche. Il difficile però è farlo passare per qualcosa di compatibile con quanto detto sul tema rifiuti a Roma e nel Lazio dai dem negli ultimi due anni. E purtroppo per il NAzareno, non lo è affatto.

La cosa ancor più significativa è che la scelta della struttura di Colleferro in realtà non piace nemmeno agli ambientalisti della zona che l'hanno definita una «truffa elettorale», sia per l’utilità dell’impianto sia per il luogo altamente inquinato in cui dovrebbe sorgere. Il compound previsto dal piano rifiuti del Lazio dovrebbe essere realizzato a Colleferro nella Valle del Sacco uno dei posti più inquinati d’Italia se non d’Europa.

Ma oggi per ricostruire l’alleanza regionale tra i 5 stelle ed il Pd in vista del voto del 2023 e provare a competere con il centrodestra si è disposti a tutto anche a vendere all'elettorato come soluzione ottimale al problema della raccolta e gestione dei rifiuti un impianto tecnicamente inutile da piazzare in zone già intossicate dall’inquinamento. Nessuno scrupolo quindi in questa campagna elettorale anche se a rimetterci sono i cittadini in soldi e salute.

«Il trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati previsto in questo impianto colossale in pratica non serve a nulla perché oltre a generare acqua sporca, materiale inquinato ed energia biogas per una percentuale ridicola (4%) altro non può fare. Dal compound può uscire solo immondizia» ci spiega Massimo Piras Movimento Legge Rifiuti Zero per l'economia circolare.

Tecnicamente il compound quali rifiuti tratta?

«L'impianto in questione è un mega compound per trattare gli scarti di tutti i Tmb del Lazio. In pratica dagli impianti di Trattamento Meccanico Biologico che trattano i rifiuti indifferenziati di Roma e di altri Comuni esce una Frazione Organica Stabilizzata FOS, che di norma va in discarica e che qui vorrebbero ritrattarla per fare biogas oltre agli scarti inorganici (carta e plastica) da cui fare C.S.S. da incenerire e un recupero di improbabili materie prime-secondari o meglio “rifiuti speciali” senza alcun valore di mercato».

Chi finanzia l’impianto?

«La regione con centinaia di milioni di euro perché non é un impianto compatibile con le linee europee e del Pnrr. Puntare ancora strategicamente sul recupero di energia e sul trattamento meccanico, finalizzato in larghissima parte al conferimento in discarica, non va affatto nella direzione annunciata di una “strategia rifiuti zero” o verso “l’economia circolare”, ma di fatto l’obiettivo principale della Regione Lazio al 2025 resta la gestione del 55% della attuale frazione di rifiuti indifferenziati con l’aggiunto di una ulteriore ed inutile mega-impianto a Colleferro che va nella direzione opposta del principio di “prossimità” e di “autosufficienza” tanto declamato. In più a differenza di quanto dice la Lombardi il gruppo M5S ha votato contro il Piano rifiuti regionale nel 2020 salvo entrare in giunta nel 2021 e rivendicare nel 2022 che "noi del centrosinistra" abbiamo approvato il piano rifiuti».

Una posizione condivisa da Ina Camilli rappresentante del Comitato residenti Colleferro

“il Sindaco di Colleferro del Pd ha abbandonato l’incenerimento per le nuove tecnologie “.Ci preoccupa questa ulteriore accettazione dal Sindaco Sanna del compound previsto dal Piano rifiuti regionale che prevede di portare a Colleferro 250 mila tonnellate l’anno di scarto dei Tmb laziali sotto la falsa egida dell’economia circolare, pacchetto che include il biodigestore.La Regione d’intesa con il Comune di Colleferro ha barattato i vecchi inceneritori con un nuovo impianto di rifiuti, prendendosi gioco di tutte le battaglie ambientali della valle del Sacco, battaglie che abbiamo continuato nonostante le scelte dell’amministrazione comunale contrarie».

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Linda Di Benedetto