Boicotta Barilla, l'ultima trovata dei Rinco-Boys
(facebook, Matteo Salvini)
Politica

Boicotta Barilla, l'ultima trovata dei Rinco-Boys

Un post social di Salvini che ricorda una nota pubblicità degli anni '80 scatena la razione degli haters da tastiera che lanciano la assurda campagna contro Barilla

E' la classica tempesta in un bicchier d'acqua: anzi, di caffellatte, visto che parliamo di prima colazione. E' successo che il profilo social di Matteo Salvini, per lanciare un messaggio sui migranti, abbia pubblicato, accanto a un immagine del leader, il fotogramma di una nota pubblicità degli anni 80: i famosi "Ringo Boys". Ricordate? I due ragazzi che si danno il cinque, di cui uno di colore?

Ecco, la triste storia sarebbe già finita qui, magari con tante scuse per aver utilizzato un marchio aziendale con leggerezza. Ma evidentemente i panteroni della tastiera il biscotto non l'hanno digerito: è in corso una sollevazione internettiana, in queste ore, per chiedere la testa di Salvini e pure della Barilla, per oltraggio alla merendina.

L'azienda di Parma ha già precisato che nessun utilizzo del brand è stato autorizzato: ma niente. Non basta. C'è chi parla addirittura di "boicottaggio" contro Barilla. Una sorta di rappresaglia degli spaghetti, la Resistenza del bucatino, insomma una guerriglia del carboidrato. Un po' come le cinque giornate di Milano, ma stavolta al massimo si lotta per i cinque cereali. Cinque, come i neuroni rimasti nella testa di certa gente.

Una corrente di sottomarini del pensiero su Twitter giudicano addirittura "razzista" lo slogan della merenda: "Più latte e meno cacao? E' razzismo". "Non è la prima volta che succede – scrive un altro – pensate a Carosello e Calimero, che era piccolo brutto e nero". Tra poco chiederanno la demolizione del Mulino Bianco, evidentemente suprematista, e la gogna pubblica per Antonio Banderas e le sue sfogliatelle in quanto mugnaio filoleghista.

Dev'essere l'ultima fase della campagna elettorale: quella iperglicemica. Lotta dura non solo contro la coalizione di centrodestra, ma financo contro la colazione di centrodestra. Una lotta senza esclusione di colpi, e di calorie. Mentre il Paese è alle prese con problemi leggermente più urgenti, i compagni di merende si attaccano alla dispensa: a ogni invettiva, restituiranno pan per focaccia, e ci aggiungeranno anche le brioches.

Non sono certo i ringo-Boys a fare paura: chi ci salverà, invece, dallo stuolo di rinco-boys pronti al boicottaggio?

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Federico Novella