Antonio Tajani
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Antonio Tajani, l'uomo per il prossimo governo

L'attuale presidente del Parlamento europeo può assumere la premiership del Paese sia con la maggioranza assoluta del centrodestra sia con le larghe intese

Silvio Berlusconi ha annunciato che Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, ha dato la sua disponibilità a guidare il prossimo governo di centrodestra.

Il futuro, potenziale premier ha scritto su Twitter: "Ora ogni ulteriore decisione spetta ai cittadini e al presidente della Repubblica".

Il Cavaliere ha precisato che "se Salvini arriva prima e vuole farlo lui noi comunque lo accettiamo perché abbiamo un patto di coalizione". Ma, senza una maggioranza, "chiederemo al capo dello Stato di tornare alle urne".

Indicare Antonio Tajani come probabile premier in caso di vittoria di Forza Italia è stato il colpo di genio di questa campagna elettorale per le elezioni politiche del 4 marzo.

Leader a Bruxelles, ma con i piedi in Italia

Tajani da tempo ha lasciato la politica nazionale per approdare a Bruxelles, ricoprendo il ruolo di Commissario all'Industria e ai Trasporti e oggi presidente del Parlamento Europeo, carica che ha sfilato all'altro italiano in corsa, Gianni Pittella.

Nonostante l'impegno europeo, l'uomo di Forza Italia è sempre riuscito a mantenere i piedi in Italia e in particolare nella zona di Frosinone, di cui è originario, tessendo con cura i rapporti con il mondo dell'imprenditoria locale negli anni fortemente colpita dalla crisi e dalle delocalizzazioni.

Oggi l'esperienza europea, la profonda conoscenza dell'euroburocrazia giocano in favore di Tajani per una ricomposizione allargata del centrodestra.

Anche se la sua figura rappresenta fumo negli occhi per Matteo Salvini che sul contrasto alla cosiddetta "dittatura" europea sta giocando buona parte della campagna elettorale, candidando anche  due economisti anti euro in Toscana.

Ma con Tajani premier la musica cambierebbe, ovviamente. L'Europa sarebbe un tema centrale per iniziare a dialogare anche con forze esterne a quella che oggi è ipotizzata, dai sondaggi, come la possibile coalizione vincente, ma con il dubbio che possa non arrivare alla maggioranza assoluta.

Tajani potrebbe essere l'alterego a destra di Paolo Gentiloni, sul quale anche il PD farebbe fatica a non convergere se il programma fosse così composto: europeismo, moderazione e dialogo a livello internazionale. Così messa neanche +Europa di Emma Bonino e i Civici Innovatori di Beatrice Lorenzin potrebbero opporsi.

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Sara Dellabella