Pirellone, i conti in tasca ai gruppi
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Pirellone, i conti in tasca ai gruppi

I documenti che attestano, partito per partito, quanto incassano i consiglieri regionali lombardi

696 mila euro di contributo per la comunicazione al gruppo, 493 mila euro di funzionamento al gruppo,  1 milione e 891 mila euro per il personale. Del Gruppo.

Subtotal: 3 milioni di euro e 124 mila euro lordi. Questo quanto viene destinato al Pdl lombardo, il gruppo consistente, con i suoi 29 consiglieri, al Pirellone.

Ah il Lazio! «Hanno sputtanato la categoria. Quello che è successo nel Lazio non accadrà in Lombardia». E infatti Stefano Zamponi, consigliere regionale dell’Idv i conti dei consiglieri lombardi è pronto a farli. Quanto dista Milano da Roma? Quanto la Pisana dal Pirellone? Il miglior modo è «rendere tutto pubblico». E quindi accomodatevi al Pirellone dove sono undici i milioni che servono a finanziare l'attività politica in consiglio regionale. Certo, non i 175 milioni della Sicilia, ma a ben vedere non pochi neppure questi.

Una spartizione bizantina che si divide in tre: fondi per la comunicazione politica, fondi per il funzionamento del gruppo e fondi per il personale.

I gruppi sono otto, i consiglieri 80: Pdl, Pd, Lega Nord, Idv, Udc, Sel, partito dei pensionati e gruppo misto. Questi ultimi due, di fatto sono monogruppi, dato che vantano un solo consigliere e nel misto si sa, ci sta Filippo Penati, su cui non vale la pena infierire (sistema Sesto ndr).

Per fare i conti in tasca ai consiglieri regionali lombardi, si può partire proprio da quel gruppo che vanta il maggior numero di rappresentanti:  il Pdl guidato da Paolo Puccitelli.

Ebbene, il Pdl ha a disposizione un contributo al gruppo che viene destinato alla comunicazione politica che ad agosto si è fermato a 58.060 euro che moltiplicato per 12 mensilità fa 696 mila euro annui. Ma a questi si devono aggiungere i denari che vengono destinati al funzionamento del gruppo. Sempre il Pdl dispone di 41.166 euro al mese che sempre moltiplicato per 12 fà 493 mila euro. Infine i collaboratori dei consiglieri (voce: personale) che vengono pagati ancora dal gruppo: un milione e 891 mila euro.TOTALE: 3 milioni e 124 mila euro annui.

Cospicua anche la somma destinata al Pd, con i suoi 21 consiglieri: la comunicazione costa 538 mila euro, il gruppo 431 mila euro e il personale  1 milione e 515 mila euro. TOTALE: 2 milioni e 484 mila euro annui.

A seguire c’è la Lega Nord (20 consiglieri). Stesso discorso:. 512 mila euro (comunicazione), 423 mila euro (gruppo) e 1.468 mila euro per il personale. TOTALE: 2 milioni e 403 mila euro.

Chi ha lo stesso budget è Idv e Udc che contano pure gli stessi consiglieri (3) e che hanno a disposizione 73.680 (comunicazione), 101 mila euro (gruppo) e 392 mila euro per il personale per un TOTALE di 566 mila euro.

Sel con solo due consiglieri regionali a disposizione beneficia di 48 mila euro (comunicazione), 78 mila euro (gruppo) e 345 mila euro per il personale. TOTALE: 471 mila.

Discorso a sé, meritano i due monogruppi lombardi, Gruppo misto e Partito dei pensionati. Con differenze. Partito pensionati: 25 mila euro (comunicazione), 54 mila euro per il gruppo, 244 mila euro per il personale. Leggermente meno il gruppo misto a cui è iscritto Penati che riceve lo stesso del Partito dei pensionati per la comunicazione e personale, ma meno per quanto riguarda il gruppo (23 mila euro). D’altra parte è uno solo.

Soldi che arrivano al gruppo, ed è sempre il gruppo a decidere se dividerli tra consiglieri o lasciarli in cassa e usufruirne per le iniziative. Ma come giustificano le spese i singoli consiglieri?

«L’Idv non distribuisce il denaro ai consiglieri – spiega Zamponi, per inciso uno che non voleva l’Ipad 2, gentilmente concesso ai consiglieri regionali – sono fondi che gestiamo pro tempore. Ad esempio, dei soldi che l’Idv può usufruire, 82 mila euro non sono stati spesi e torneranno alla regione».

Per usufruirne bastano le fatture da consegnare al presidente. Ma qualcuno vigilerà? Nell’Idv del sempre pubblico Zamponi a vigilare è Zamponi stesso insieme a una contabile di gruppo che ne autorizza le spese. Ma rimarra integerrimo? Nessuna spesa fuori dalle righe? «Noi abbiamo perfino sospeso il coffe break nei convegni per risparmiare. E poi siamo tre, il controllo è rimesso alla sensibilità del consigliere».

Nel Pd sono trentasei mila euro annui che vengono accreditati a singolo consigliere prese dalla voce “personale”, per intenderci (il milione e 515 mila euro). Il resto, invece, finisce in un conto del Gruppo che di fatto serve per finanziare le campagne elettorali del partito.

Trentasei mila euro l’anno così poco? A scherzarci è Fabrizio Santantonio del Pd: «Di più non saprei cosa farci. Con quel denaro paghiamo attività, consulenze, il ricercatore che ti fornisce uno studio».

Oltre alle spese dei gruppi ci sono le indennità per i consiglieri: 3110 euro lordi mensili di indennità, 2341 euro di diaria e 3525 euro di missione territoriale, oltre a un rimborso spese per i trasporti che va da 295 a 2360 euro.

«Il miglior modo per evitare un caso come quello del Lazio: lo ripeto, è la pubblicità». (Zamponi) Ma attenzione anche quella costa. «Su internet intendevo» (risposta Zamponi).

Ah! Sollievo.

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Carmelo Caruso