Con il "pasticciotto di Obama" ho trovato l’America in Italia
Fabio Serino
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Con il "pasticciotto di Obama" ho trovato l’America in Italia

Rivisitando un classico dolce salentino, gli utili si sono moltiplicati e da tre i dipendenti sono diventati 30. Ecco l’incredibile storia di Angelo Bisconti. Che presto diventerà un film

di Bepi Castellaneta

Un sogno americano che diventa realtà, ma dall’altra parte del mondo, dall’oceano fino al tacco d’Italia. È l’irresistibile ascesa di Angelo Bisconti, 43 anni, pasticciere di Monteroni, piccolo centro della provincia di Lecce, ormai residente a Campi Salentina, a una manciata di chilometri di distanza, dove sorgono i suoi laboratori. Che ogni settimana sfornano 25 mila pasticciotti «Obama»: un nome, una garanzia per un nuovo protagonista dell’arte dolciaria, che grazie a una semplice intuizione ha preso al volo il treno della globalizzazione e ha scalato posizioni su posizioni. Fino a diventare imprenditore dell’anno in terra di Puglia mettendosi alle spalle 238 candidati. Il segreto è la ricetta di una specialità ispirata al presidente americano. Si tratta di una rivisitazione a stelle e strisce del pasticciotto salentino, proposto non con la crema pasticciera, come vuole la tradizione pugliese, ma con il cioccolato.

È una storia che racconta la conquista dell’America senza muoversi da casa, per certi versi molto americana, che a breve potrebbe diventare un film. «Sono stato contattato da una produzione» conferma Bisconti. Eppure, è stata sufficiente una semplice intuizione e dal forno di quello che un tempo era un piccolo punto vendita con tre persone è affiorato il pasticciotto Obama: cacao racchiuso in una soffice pasta frolla. Risultato: la produzione è aumentata, gli affari sono lievitati come un prelibato soufflé fino a raggiungere vette impensabili. Tanto che i dipendenti adesso sono diventati trenta e presto il nuovo dolce salentino varcherà i confini pugliesi. «Entro Natale» annuncia Bisconti «apriamo a Roma e il passo successivo sarà Milano: otto assunti per ogni laboratorio». E già si pensa all’estero. «Mi hanno chiesto informazioni dall’Argentina, però il mio sogno sono gli Stati Uniti. Tempo fa ho lasciato una scatola di dolci all’ambasciata italiana a Washington, speravo che il presidente Barack Obama potesse assaggiarli». La speranza c’è ancora, Bisconti strizza l’occhio al futuro, ma non perde di vista il passato. «Spesso» racconta «mi capita di ripensare a come tutto è cominciato. Sembrava uno scherzo, la verità è che il segreto per diventare imprenditori è l’ottimismo, non bisogna lasciarsi abbattere dalla crisi, che invece può diventare un’opportunità. Il nostro pasticciotto ha avuto successo perché è buono, ma anche perché costa poco: appena 50 centesimi, un particolare tutt’altro che trascurabile nella situazione in cui vivono oggi le famiglie italiane».

In attesa della conquista di nuovi mercati, resta il fatto che le vie del gusto ormai portano anche a Campi Salentina. Dove la pasticceria è diventata tappa obbligata di un allegro e variopinto pellegrinaggio di turisti, irriducibili golosi e semplici curiosi. Al punto che in questo angolo di Puglia è sorto uno spicchio d’America: la strada che ospita il laboratorio adesso si chiama «viale Stati Uniti d’America», mentre dinanzi al nuovo punto vendita troneggia un bandierone a stelle e strisce oltre a un inevitabile busto del presidente americano.
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