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ANSA/ GIORGIO ONORATI
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Papa Francesco in prima linea per gli ambulatori dei poveri

Chiusi in tutta la città di Roma, ne resta uno in Vaticano che ora intensificherà il lavoro per dare cure a senza fissa dimora e immigrati

Un ennesimo gesto di solidarietà per i poveri tra i più poveri, ma anche una originale forma di protesta attraverso un metaforico ?schiaffo? alla burocrazia mollato da papa Francesco per ridestare l'attenzione contro la chiusura degli ambulatori che da anni curano gratuitamente senza fissa dimora, poveri ed immigrati nella periferia e nel centro della città di Roma.

Giovedì pomeriggio 12 ottobre è la data dell'appuntamento per la simbolica manifestazione concepita per sollecitare le aperture degli ambulatori di strada della Capitale ed avrà luogo nell'unico presidio sanitario in funzione per bisognosi e clochard che gravitano intorno al Vaticano, l'ambulatorio voluto proprio da papa Jorge Mario Bergoglio sotto il colonnato della basilica di S. Pietro, quindi in uno Stato estero.

In questo centro saranno ospitate un centinaio di mamme con bambini per sottoporle a visite mediche, controlli sanitari e analisi preventive. Le visite si effettueranno ogni settimana, il giovedì pomeriggio.

Vi potranno accedere quelle famiglie che, prive della assistenza sanitaria pianificata dalle Asl locali nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale, per anni hanno avuto negli ambulatori di strada visite gratuite, interventi sanitari e, all'occorrenza, medicine, grazie all'opera di un nutrito staff di medici ed infermieri coordinati da Medicina Solidale, organismo di volontariato medico-sanitario diretto dalla dottoressa Lucia Ercoli, sotto l'egida della Regione Lazio e del Policlinico dell'Università di Tor Vergata.

Il servizio

Un servizio di primaria importanza ?" quello degli ambulatori di strada - concepito ed attivato per aiutare le fasce più deboli e disagiate della popolazione romana in perfetta linea con la pastorale a favore dei più bisognosi voluta dal Pontefice tramite gli aiuti messi a disposizione dalla Penitenzieria Apostolica, il braccio operativo della S. Sede per gli interventi umanitari sul territorio, a partire dai senza fissa dimora che trovano rifugio momentaneo all'ombra della basilica vaticana.

Migliaia le persone disagiate curate dai volontari di Medicina Solidale, in media circa 15 mila pazienti all'anno affetti dalle patologie più varie, in particolare donne, bambini ed anziani, curati in quattro ambulatori di strada allestiti a via dei Penitenzieri, a Tor Bellamonaca e a piazza dei Caduti della Montagnola, dove i presidi, vista la grande presenza di famiglie disagiate, sono due. Quattro strutture ambulatoriali per i poveri in sintonia con quello di piazza S. Pietro che, essendo ubicato in territorio extraterritoriale, non è caduto sotto i fulmini della burocrazia della Regione Lazio che nei mesi scorsi non ha permesso alle strutture di strada di Medicina Solidale di riprendere a curare i poveri a causa di presunte mancanze di ?requisiti? tecnici.

Perché è importante

?In parole povere, blocchi meramente burocratici che di fatto ci hanno impedito di aiutare i poveri tra i più poveri e di fornire assistenza medico-sanitaria, spesso anche preventiva, per mamme con bambini, vale a dire i soggetti più deboli ed a rischio tra i senza fissa dimora?,  hanno lamentato in più occasioni i medici volontari impegnati nei 4 ambulatori.

Risultato, a causa della lentezza burocratica, migliaia di bisognosi che vivono nell'ombra per i motivi più svariati da mesi sono ancora privi di assistenza sanitaria. A niente finora sono valsi i ripetuti appelli lanciati da organismi ecclesiali e esponenti del volontariato.

Come Padre Alex Zanotelli, religioso comboniano da sempre impegnato accanto ai poveri delle periferie (dopo anni trascorsi in Africa ora svolge il suo apostolato tra i poveri di Napoli), che ha scritto una appassionata lettera aperta al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti invitandolo a ?intervenire subito per far aprire gli ambulatori per i poveri di Medicina Solidale perchè la salute di bisognosi e nulla tenenenti non può essere messa in pericolo da lentezze burocratiche ed indifferenza?.

Parole di grande buon senso dettate da un missionario, Zanotelli, che ha fatto della scelta preferenziale dei poveri la ragione principale della sua vita di uomo e di sacerdote. E per questo, amatissimo da papa Francesco che ?" vista la persistente chiusura degli ambulatori di Tor Bellamonaca, di via dei Penitenzieri e di piazza dei Caduti della Montagnola ?" ha dato il suo placet per far aprire il presidio sanitario di piazza S. Pietro anche alle mamme e ai bambini delle periferie romane.

Le visite inizieranno oggi pomeriggio e si terranno ogni giovedì. L'ambulatorio di S. Pietro comunque continuerà a servire gli altri bisognosi del centro storico tutti i lunedì, i giovedì ed i sabati, insieme agli altri servizi di bagni, docce, lavanderia e barberia. Così come vuole papa Francesco.

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Orazio La Rocca