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ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
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Omicidio Rosboch: una donna complice di Gabriele nella truffa?

40 anni, sposata e amante di Defilippi, si sarebbe spacciata per direttrice di banca per farsi consegnare i 187 mila euro dalla vittima

Secondo un'indiscrezione del Corrire della Sera, avrebbe partecipato anche una donna - all'epoca amante di Gabriele Defilippi e già identificata dagli inquirenti - alla truffa ai danni di Gloria Rosboch, conclusasi poi con l'efferato omicidio dell'insegnante, di cui sono accusati lo stesso Defilippi insieme con la madre Caterina Abbattista e Roberto Obert, a sua volta invaghitosi del 22enne alla base dell'intera vicenda.

Prima di consegnare i 187 mila euro a Defilippi, infatti, Gloria Rosboch aveva ricevuto una telefonata da una sedicente dottoressa De Martino che, qualificatasi come direttrice di banca a San Giusto Canavese (in provincia di Torino), invitava l'insegnante a depositare presso la sua filiale la somma in oggetto. Fu dopo quell'episodio che la donna decise di consegnare i suoi risparmi a Gabriele, che nel corso degli interrogatori si era auto-accusato della falsa chiamata, affermando di aver camuffato la voce per trarre in inganno la sua vittima.

Pare invece che ci sia stata realmente una complice, indicata sempre dal Corriere come una donna sposata intorno ai 40 anni, residente a sua volta a Castellamonte, lo stesso paese in provincia di Torino della povera Gloria Rosboch. Per il momento, tuttavia, gli inquirenti confermano che rimangono tre gli indagati, mentre continua anche la ricerca dei 187 mila euro, dopo che la cassetta di sicurezza indicata da Defilippi come il nascondiglio del denato è risultata completamente vuota.

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Redazione