Omicidio nel bresciano: decapita la moglie e si uccide in autostrada
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Omicidio nel bresciano: decapita la moglie e si uccide in autostrada

A Brescia un pizzaiolo si schianta contromano sull'autostrada A4 dopo aver tagliato la gola e massacrato la povera consorte

"Ho ucciso Marinella e adesso vado ad ammazzarmi". La telefonata al cognato è durata pochi secondi. Poi Paolo Piraccini, 57 anni, ha preso la sua auto e ha imboccato contromano l’autostrada A4 tra Ospitaletto e Brescia, a tutta velocità, fino a schiantarsi contro un tir.

È accaduto questa notte attorno alle 22.30 in un quartiere di Brescia. La telefonata, drammatica e concitata, è stata fatta in un attimo di lucidità, subito dopo il massacro. L’uomo ha sentito la necessità, il bisogno di avvertire il fratello della donna di quanto aveva appena fatto ma non è riuscito a spiegare il perché di quel gesto estremo, di quel massacro.

Marinella Pellegrini, 56 anni, è stata davvero massacrata.

Piraccini prima l’ha colpita con un coltello da cucina, poi le ha tagliato la gola fino a quasi a staccarle la testa. Quando i carabinieri sono entrati in casa, un lussuoso appartamento nel quartiere di Brescia 2, hanno trovato il corpo di Marinella in cucina in un lago di sangue, quasi decapitata.

La coppia che non aveva figli, è descritta dai vicini di casa come "una coppia tranquilla e molto discreta". La donna lavorava come impiegata, mentre l'uomo era il titolare di una pizzeria da asporto in provincia in Brescia.

Secondo alcuni parenti, il pizzaziolo, ultimamente non stava bene, aveva perso proprio quella serenità e quella tranquillità che i vicini e gli amici conoscevano. Piraccini, infatti, stava affrontando un periodo di depressione legata ad alcuni problemi di salute. L’uomo è morto tra le lamiere accartocciate della sua auto incastrata sotto la cabina di un tir, mentre i militari dell'Arma stavano entrando nel suo appartemento.

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Nadia Francalacci