Nove cibi che possiamo mangiare dopo la data di scadenza
Pomodori, filetti di pesce, uova: ecco come riconoscere ciò che possiamo ancora mangiare e cosa no. Un'interessante indagine del Daily Mail
Chi non è mai stato alle prese con il dubbio di gettare un cibo una volta superata la data di scadenza? E spesso decidiamo di buttarli. Meglio non rischiare.
Ma è bene imparare a leggere ciò che è scritto sulla confezione.
Se, in aggiunta alla data di scadenza, leggete la scritta “da consumarsi preferibilmente entro…” quella parola “preferibilmente” decreta la differenza.
Come riportato dal Daily Mail nell’articolo scritto da Rose Prince (giornalista esperta di alimentazione), esistono cibi che si conservano ben più a lungo della loro data scritta sulla confezione.
Ecco come capire se il cibo scaduto sia ancora commestibile o no.
Primo criterio è l’odore e se, visibilmente, presenta alterazioni o, toccandolo, ha una consistenza completamente diversa dal solito.
Ecco come riconoscere gli alimenti da mangiare dopo la data di scadenza:
1 – Pomodori: migliorano col tempo e diventano più dolci: anche se l’interno è più scuro, vanno bene lo stesso. Non si possono più mangiare quando l’interno diventa eccessivamente acquoso, presenta muffe o emana un’odore simile all' alcool.
2 - Filetti pesce: i filetti di pesce crudo come il merluzzo, o il salmone, rimangono commestibili fino a 4 settimane dopo, purché siano mantenuti in frigo sotto i 5 gradi. Il pesce bianco deve apparire trasparente con la pelle lucida e non emanare nessun odore.
3 - Carne: la carne deve rimanere elastica quando viene premuta. Se lascia un rientro dopo essere stata premuta o emana un’odore simile al sapone o di ammoniaca, è da buttare. Può durare fino a 5 settimane, ma attenzione all’odore: se è andata a male, lo saprete annusandola.
4- Gelato: anche se conservato in freezer, ha una breve durata, questo perché ha un alto contenuto di grassi, come la panna, che si deteriorano velocemente. Perderà il suo gusto entro tre mesi. Se si scurisce o si inacidisce, è da gettare subito.
5- Salsicce o carni macinate: non si può rischiare con le carni lavorate, sono esposte più delle altre ai batteri. Non devono essere mangiate neanche il giorno dopo della data di scadenza. E se anche prima della data si presentassero appiccicose, invece di lucide e lisce, o avessero una tonalità più scura, non mangiatele.
6 – Uova: il test è semplice. Mettete l’uovo in un bicchiere d’acqua: se galleggia è da buttare (vuol dire che al suo interno è penetrata aria a sufficienza per creare il deterioramento). Se affonda, si può mangiare.
7- Yogurt: si possono mangiare anche due mesi dopo la data di scadenza. Buttatelo solo se notate sulla superficie delle macchie sia di muffa ma anche colorate.
8 - Spezie e farina: possono durare per più di sei mesi dopo la data di scadenza. Attenzione però agli “acari della farina”, il cui trattamento per prevenirli è specificato sulla confezione.
9 – Pollo: si deteriora velocemente. Prima di annusarlo, passatelo sotto l’acqua fredda ( a volte l’odore è dovuto alla confezione). Comunque mai rischiare di mangiarlo due/tre giorni dopo la data segnalata sulla confezione.