Non sparate agli “occidentali ignoranti”
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Non sparate agli “occidentali ignoranti”

Un manuale spiega ai militari afghani i comportamenti dei soldati alleati

La Nato ha ripreso le operazioni congiunte con le forze afghane dopo la sospensione decisa il 18 settembre scorso in seguito all’escalation di “attacchi dall'interno” condotti da truppe di Kabul contro i miliari alleati. Lo ha annunciato in una conferenza stampa a Bruxelles il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Ander Fogh Rasmussen, secondo cui i comandanti sul terreno, tenuto conto della “situazione complessiva della sicurezza", hanno ora "deciso di riprendere le operazioni congiunte" con le forze afghane.

"Quasi tutte le attività condotte insieme sono riprese", ha detto il numero uno dell'Alleanza, ammettendo come, "senza dubbio, questi attacchi dall'interno hanno indebolito la fiducia" tra la Nato e le forze afghane provocando 53 vittime tra gli alleati dall’inizio dell’anno. "E' per questa ragione - ha sottolineato Rasmussen - che abbiamo preso e continueremo a prendere misure preventive e non esiteremo a prendere ulteriori provvedimenti, se necessario".

Tra i provvedimenti adottati per difendere gli istruttori della Nato dalle loro reclute vi sono team di “angeli custodi” che li accompagnano ovunque col colpo in canna ma anche iniziative più curiose come la diffusione di un manuale teso a ridurre i motivi di scontri e litigi tra militari occidentali e afghani. La Nato ritiene infatti che solo il 25 per cento degli insider attacks sia dovuto a infiltrati talebani mentre gli altri episodi sono da addebitare a screzi e incomprensioni spesso di tipo culturale e comportamentale.Il manuale “Comprensione culturale. Una guida per capire le culture della coalizione" contiene 18 pagine ricche di spiegazioni dei comportamenti occidentali che possono risultare offensivi per gli afghani ma sono determinati in realtà solo dalla scarsa o nulla conoscenza degli usi e costumo afghani

La guida sulla “ignoranza culturale degli occidentali” , distribuita agli ufficiali e illustrata alle truppe (in gran parte analfabete) in tre lezioni orali, vuole spiegare che "quando gli occidentali fanno qualcosa di offensivo è solo a causa dell’ignoranza culturale per la quale non vale la pena di vendicarsi" come ha spiegato il Washington Post che ha potuto leggere la guida. "Non offendetevi se un membro della Nato si soffia il naso davanti a voi” spiega il manuale raccontando che “quando i soldati della coalizione sono contenti potrebbero manifestarlo dandosi pacche sulla schiena o sul sedere uno con l'altro. Potrebbero farlo anche con voi se sono orgogliosi del lavoro che avete fatto, non vogliono offendervi".

Tra le situazioni molto imbarazzanti per un afghano vi sono strizzare un occhio, chiedere notizie della moglie, denudarsi davanti ad altri per fare la doccia.  “Se qualcuno si sente a suo agio in vostra presenza potrebbe anche mettere i piedi sul tavolo mentre parla con voi. Non cerca di offendervi. Semplicemente non conosce o ha dimenticato le abitudini afghane". L’iniziativa rappresenta il primo tentativo dell’esercito di Kabul di aiutare concretamente la comprensione tra militari afghani e alleati. Basterà a ridurre gli “insider attacks” ?

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Gianandrea Gaiani