Nadia Savchenko, la top gun ucraina, rischia di morire a Mosca
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Nadia Savchenko, la top gun ucraina, rischia di morire a Mosca

In sciopero della fame da 77 giorni, secondo il Consiglio dei diritti umani sarebbe allo stremo. I russi l'accusano di essere coinvolta nella morte di due giornalisti

Nadia Savchenko, la pilota dell'aviazione militare ucraina detenuta a Mosca e in sciopero della fame da 77 giorni, "rischierebbe di morire" a breve.

La France Presse riferisce la testimonianza di Elena Masyuk, membro del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, sotto la presidenza russa, la quale - dopo aver visitato la pilota ucraina in carcere - ha scritto una lettera aperta, esortando a trasferire la donna agli arresti domiciliari.
Dal Servizio penitenziario nazionale, però, hanno subito smentito le condizioni critiche della detenuta.


Catturata dai separatisti
Trentatre anni, la Savchenko è nelle mani dei russi dallo scorso giugno, catturata dai separatisti nell'Est e poi passata alle autorità di Mosca.
Secondo queste ultime, invece, avrebbe da sola e in clandestinità varcato la frontiera; a detta dell'accusa, sarebbe coinvolta nella morte di due giornalisti russi nel conflitto tra separatisti e forze di Kiev.
La donna stava combattendo in Ucraina in un battaglione di volontari, mentre era in licenza dalle forze armate.

Savchenko si dichiara da sempre innocente e il 13 dicembre 2014 è entrata in sciopero della fame contro la sua detenzione, avvertendo che andrà avanti fino al suo ritorno in Ucraina o al suo ultimo giorno di vita in Russia.

Mosca intende processarla, mentre Kiev ne chiede l'immediata scarcerazione.

"Negli ultimi giorni la sua salute è drasticamente peggiorata", ha scritto la Masyuk.
La Masyuk ha così fatto appello al presidente del Consiglio per i diritti umani, Mikhail Fedotov, perché si rivolga alle autorità di competenza per porre la donna agli arresti domiciliari, suggerendo che potrebbe essere ospitata o presso l'ambasciata ucraina o in un appartamento a Mosca.

"Non è in nostro potere liberare Nadezhda Savchenko - si legge ancora nella lettera - ma abbiamo il diritto di appellarci a coloro che possono cambiare le misure restrittive nei suo confronti. Questo le salverebbe la vita!".

Masyuk ha poi avvertito che il caso Savchenko rischia di portare la Russia a un ulteriore isolamento internazionale e anche a nuovi round di sanzioni. Un portavoce del Consiglio dei diritti umani ha fatto sapere che Fedotov ha letto la missiva e ha già inviato un appello al Comitato investigativo, che fa rapporto direttamente a Putin. Dal canto loro, le autorità carcerarie insistono nel sostenere che le condizioni di salute della top gun ucraina sono "stabili".

Pochi giorni fa, un tribunale ha respinto la richiesta dei legali della Savchenko per il suo rilascio. All'udienza di appello, la donna è apparsa in video molto provata, tanto da non riuscire nemmeno a stare seduta in posizione retta. Uno de i suoi avvocati ha riferito che è arrivata a pesare 55 chili.

Non più di due settimane
"Pensa di poter durare ancora due settimane", ha detto il legale all'Afp, aggiungendo che secondo i medici che l'hanno visitata potrebbe peggiorare molto velocemente. La donna è diventata simbolo in Ucraina della resistenza contro l'aggressione russa.

A ottobre le è stato assegnato, in absentia, un posto in parlamento a Kiev nel partito della ex premier Yulia Timoshenko.

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VASILY MAXIMOV/AFP/Getty Images
Nadiya Savchenko in un'udienza del processo a suo carico a Mosca, 11 novembre 2014

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