Il sillabario di Renzi alla Leopolda 2013
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Il sillabario di Renzi alla Leopolda 2013

Riforme, pensiero, uomini, oggetti. L'alfabeto di Matteo Renzi - L'analisi

Apparati: Nei partiti tradizionali è sinonimo di nomenclatura, dirigenti. Alla Leopolda è la sala dei generatori elettrici.

Baricco: Il profeta del renzismo. «Sono tutti abbastanza renziani perché hanno capito che questo li terrà un po’ vivi». Frase cult Leopolda 2013, by Barricco: «Il futuro è un ritorno»

Carrai: Marco Carrai. Il tesoriere. L’organizzatore della Leopolda. Per Renzi cura le relazioni internazionali. «Dobbiamo toglierci di dosso l’etichetta di quelli che non sanno aspettare».

Destra: «Una sinistra che non cambia idea si chiama destra. Io non credo che non sei di sinistra se parli di operai, ma sei di sinistra se crei un posto in più una speranza in più»

Europa: «I parametri Ue si possono discutere. Il nostro debito pubblico va messo in ordine per i  nostri figli e non per la cancelliera (Merkel)»

Franceschini: «Avverto un forte odore di cose nuove». (Ministro per i Rapporti con il Parlamento al Corriere. Sostenitore di Renzi al Congresso del Pd)

Governo: «Basta larghe intese. Sarò il custode del bipolarismo. Non si faranno mai più giochini sulle spalle degli italiani»

Importante: «L’importante è che non ci siano bandire sul palco, ma le croci sulle schede elettorali»

Leadership e Letta: «Leadership non è una parolaccia». Su Letta: «Il suo metodo del cacciavite andrebbe sostituito col caterpillar per fare investimenti».

Microfono: Quello utilizzato da Renzi. Anni ’60 cromato da crooner.

Nuova: «Fare entrare idee e gente nuova. Due anni fa ci vedevano come degli asini che scalciavano degli infiltrati»

Organizzazione: La Leopolda 2013 è stata organizzata da Maria Elena Boschi. Gli uomini chiave: Marco Carrai, Marco Agnoletti (portavoce del sindaco), Dario Nardella, Davide Faraone, Matteo Ricchetti, Roberto Reggi, Simona Bonafè

Partito: «Il mio partito sarà un partito semplice, capace di farsi capire anche da un bambino»

Riforme: Fine del bicameralismo. Abolizione delle province. La legge elettorale come quella dei comuni. Riformare la scuola ascoltando per primi gli insegnanti. Passare da 2100 norme a 60.

Silvio: Non Berlusconi, ma Silvio Scaglia, ex amministratore di Fastweb recentemente assolto dopo aver passato un anno di carcere. «La storia di Silvio ci dimostra che dobbiamo fare la riforma della giustizia»

Uomini simbolo: Bartali, Brunello Cucinelli, Oscar Farinetti, Andrea Guerra (ad di Luxottica), Fosbury

Tavoli: Cento quelli presenti alla Leopolda, definiti Tavoli tematici. A presiederli: Michele Emiliano (sindaco di bari), Marianna Madia, Claudio Burlando, Edorado Nesi (scrittore), Paola Concia.

Vespa: 125 super, simbolo del Made in Italy. Sul palco insieme alla bicicletta di Gino Bartali, lavagna.

Zealand, New Zealand: «Occhio alla sindrome di New Zealand, che era avanti 8 a 1 e perse 9 a 8…»

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Carmelo Caruso