Muhsin al Fadhli
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Muhsin Al-Fadhli, il terrorista più temuto d'America

Considerato più pericoloso dei leader dell'Isis, è il capo di Khorasan, una cellula che mira a sferrare un attacco in stile 11 settembre

Per gli Stati Uniti, la minaccia più grave non arriva dall'Isis, dalle migliaia di miliziani del Califfato, ma da una misteriosa e piccola cellula terroristica figlia di Al Qaeda chiamata Khorasan.

Gli uomini dell'intelligence sono tutti d'accordo. Questo gruppo e la sua guida, il 33enne Muhsin al Fadhli, hanno un obiettivo molto chiaro: un nuovo 11 settembre; colpire ora negli Stati Uniti così come Osama Bin Laden fece nel 2001.

L'obiettivo di Khorasan
Per questo Khorasan fa paura a Washington. L'Isis punta a creare un califfato tra Iraq e Siria, ma per ora, non sembra essere intenzionato a esportare la jihad fuori da quel territorio ben delimitato. Al Fahdi è invece un seguace della dottrina di Al Qaeda secondo la quale il Grande Nemico, l'America, deve essere colpita ovunque: dentro e fuori i suoi confini.

In questo momento Khorasan sta operando in Siria e in Iraq con un preciso scopo. Vuole sottrarre all'Isis gli occidentali convertiti all'Islam che si recano in Medioriente per combattere per il califfato. Il motivo è semplice: vuole addestrarli all'uso degli esplosivi e poi rimandarli in Europa o negli Stati Uniti per compiere degli attentati.

La carriera di un terrorista
Il piano di Muhsin al Fadhli è molto lucido. Mentre tutti gli occhi sono puntati sull'Isis, lui, con Khorasan, vuole infliggere un colpo mortale agli Stati Uniti. Benché molto giovane, lo yemenita è sempre stato ai vertici di Al Qaeda. Pochi fedelissimi erano stati messi al corrente dell'attacco alle Torri Gemelli da parte di Bin Laden; lui era uno di quelli. E aveva solo 19 anni.

Dopo l'11 settembre, al Fadhli ha fatto carriera. Ha combattuto in Afghanistan, Cecenia e in Iraq. Era diventato così famoso che George W, Bush inserì il suo nome in un discorso del 2005. Poi si è eclissato. L'intelligence americana però non ha perduto del tutto le sue tracce. Sapeva che al Fadhli era impegnato nel reclumento di combattenti in Pakistan e in Afghanistan.

Ora, la sua tattica lo ha portato a fare il contrario: arruolare miliziani islamici in Medioriente per usarli negli Usa. A Washington ne sono sicuri. Se c'è qualcuno che vuole un nuovo 11 settembre è proprio lui, il famoso capo di Khorasan.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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